BON JOVI – THE CIRCLE (Limited Edition CD+DVD) sabato, 23 gennaio 2010 19:00 by maxare

bon jovi the circle front cover

  • Release Date: 30 Ottobre 2009
  • Etichetta: Island Records
  • Produttore: John Shanks, Jon Bon Jovi & Richie Sambora

 

  • Jon Bon Jovi - lead vocals
  • Richie Sambora - guitars, backing vocals
  • David Bryan - keyboards
  • Tico Torres - drums, percussion

 


[voto: 3.5]

Da pochi giorni è in rotazione su tutti i canali musicali il video di "Superman Tonight", secondo singolo estratto dall'ultimo disco dei Bon Jovi. E sempre da pochi giorni è iniziato il tour americano che li porterà in giro per i prossimi mesi (in Europa, per quest'anno, è prevista “solo” una serie di 12 serate a Londra e 1 a Parigi, vedere la sezione concerti).
Quale migliore occasione, quindi, per rispolverare The Circle e parlarvene un po'?

Passata, almeno temporaneamente, l'infatuazione per il country rock, i quattro vecchi amici tornano a giocare con la distorsione e ci propongono un album in linea con quanto stilisticamente avevano già realizzato con "Have A Nice Day", pur con le debite differenze.
Da sempre Jon Bon Jovi si ispira al papà del cosiddetto Jersey rock, ovvero Bruce Springsteen: questo mi sembra l’album più influenzato dal Boss e "Work For The Working Man" - bella, anche se il giro di basso è identico a quello della ben più nota "Livin' On A Prayer" - è la canzone che maggiormente risente di questo ascendente.
Comunque, a dispetto di queste influenze, il sound rimane al passo con i tempi: pochi assoli, niente refrain pomposi e tastiere mai in primo piano. Insomma, chi ad ogni nuova uscita si aspetta un ritorno alle sonorità ottantiane di "Slippery When Wet" o "New Jersey" deve farsene una ragione.

In "The Circle" non ci sono tracce che colpiscono subito al primo ascolto, è uno di quegli album che cresce con il tempo e alla fine non si può non rimanere catturati da brani come "Brokenpromiseland" (che mi fa venire in mente i Blue October, e so già che qualcuno mi darà del pazzo…), "Thorn In My Side", il primo singolo "We Weren't Born To Follow" e soprattutto "Love's The Only Rule", canzone con una carica fenomenale.
Due sono invece i pezzi che passano spesso sotto il tasto skip del mio player: "Live Before You Die" (brutta copia di "Joey") e "Fast Cars", una canzoncina troppo debole confrontata al resto della tracklist.
Da notare, inoltre, che gli amici di una vita, Desmond Child e Billy Falcon, hanno aiutato ancora una volta i nostri nella stesura di diverse canzoni.

"When We Were Beautiful", seconda traccia dell'album, dà il titolo anche al documentario oggetto del DVD incluso nella Limited Edition di "The Circle".
Seguiti durante il precedente "Lost Highway" tour, i quattro membri (o meglio il presidente, il vice e i due dipendenti) dei Bon Jovi si mettono a nudo e, in una serie di interviste, raccontano la loro stessa vita nella band: i tour estenuanti, le dipendenze di Richie Sambora e Tico Torres, la lealtà di David Bryan, la totale dedizione del workaholic Jon Bon Jovi.
Il documentario è girato interamente in bianco e nero, a sottolineare l'assunzione a status di classico del combo americano.
E come si potrebbe considerarli altrimenti?! Dopo 26 anni di onorata carriera i Bon Jovi sono di fatto tra le più longeve rock band di successo della storia.


Tracklist di The Circle

  • 01. We Weren't Born To Follow   (J. Bon Jovi, R. Sambora) 4.03
  • 02. When We Were Beautiful   (J. Bon Jovi, R. Sambora, B. Falcon) 5.18
  • 03. Work For The Working Man   (J. Bon Jovi, R. Sambora, D. Brown) 4.03
  • 04. Superman Tonight   (J. Bon Jovi, R. Sambora, B. Falcon) 5.12
  • 05. Bullet   (J. Bon Jovi, R. Sambora) 3.50
  • 06. Thorn In My Side   (J. Bon Jovi, R. Sambora) 4.05
  • 07. Live Before You Die   (J. Bon Jovi, R. Sambora) 4.18
  • 08. Brokenpromiseland   (J. Bon Jovi, R. Sambora, D. Child) 4.57
  • 09. Love's The Only Rule   (J. Bon Jovi, R. Sambora, B. Falcon) 4.38
  • 10. Fast Cars   (J. Bon Jovi, R. Sambora, D. Child) 3.16
  • 11. Happy Now   (J. Bon Jovi, R. Sambora, D. Child) 4.21
  • 12. Learn To Love   (J. Bon Jovi, R. Sambora, D. Child) 4.39


Discografia dei Bon Jovi

  • Bon Jovi (1984 Mercury)
  • 7800° Fahrenheit (1985 Mercury)
  • Slippery When Wet (1986 Mercury)
  • New Jersey (1988 Mercury)
  • Keep The Faith (1992 Mercury)
  • Cross Road (1994 Mercury)
  • These Days (1995 Mercury)
  • Crush (2000 Island)
  • One Wild Night Live 1985-2001 (2001 Island)
  • Bounce (2002 Island)
  • This Left Feels Right (2003 Island)
  • 100,000,000 Bon Jovi Fans Can't Be Wrong (2004 Island)
  • Have A Nice Day (2005 Island)
  • Lost Highway (2007 Island)
  • The Circle (2009 Island)


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BOYCE AVENUE – ALL YOU'RE MEANT TO BE sabato, 23 gennaio 2010 18:30 by maxare

boyce avenue all you’re meant to be front cover

  • Release Date: 25 Marzo 2008 (digitale) / 10 Marzo 2009
  • Etichetta: Universal Records
  • Produttore: Boyce Avenue
  • Mastering engineer: Rodney Mills

 

  • Alejandro Manzano - lead vocals, guitars, piano
  • Fabian Manzano - guitars, vocals
  • Daniel Manzano - bass, vocals

 


[voto: 3.5]

Colgo l'occasione dell'imminente concerto a Milano per parlarvi del debutto, uscito ormai due anni fa, dei Boyce Avenue, band composta da tre fratelli della Florida che suonano insieme –inizialmente a livello amatoriale- dal 2000, quando il leader e voce principale Alejandro era solo un quattordicenne.

"All You're Meant To Be" è stato scritto e registrato nel corso di due anni ed è stato inizialmente pubblicato digitalmente come release indipendente; solo nel marzo 2009 ne è stata stampata una versione "tangibile". Tuttavia, a fine 2008, i Boyce Avenue sono entrati nella Top 8 degli artisti più cliccati di sempre su YouTube con ben 90 milioni di contatti nel loro canale: un risultato straordinario per una band al debutto che all’epoca non aveva nè un CD da vendere nei negozi, né un contratto discografico.

L'album è costruito su efficaci melodie vocali guidate dall’espressiva voce di Alejandro, intrecci di chitarra acustica e piano e ritmiche spesso lente ed enfatiche.
"Hear Me Now", l'opener, ne è un esempio ed è il miglior risultato dei fratelli Manzano, una canzone dal pathos travolgente, la più rappresentativa del lotto, tanto da proporla anche in versione acustica con pianoforte. Altre canzoni meritevoli di menzione sono la ballad "Dare To Believe", la drammatica "Not Enough" e l’ariosa "Tonight".

Nel complesso si tratta di un album discreto, anche se qualche canzone rock in più e un paio di ballate in meno avrebbero sicuramente dato una marcia in più a questo debutto. L'adult alternative proposto è piuttosto derivativo e si ispira ai "campioni" del genere (The Calling, Lifehouse, The Fray per fare qualche nome noto), ma non manca quella buona dose di personalità che potrà portarli nel cuore di un numero sempre maggiore di fans, forti anche dell’esperienza di due anni passati a suonare in giro per il mondo.

Date una chance a questi tre ragazzotti della Florida: l’appuntamento dal vivo è l'11 marzo al Tunnel di Milano (info nella sezione concerti).


Tracklist di All You're Meant To Be

  • 01. Hear Me Now   4.03
  • 02. Dare To Believe   3.38
  • 03. On My Way   3.52
  • 04. All The While   3.34
  • 05. Change Your Mind   3.37
  • 06. Find Me   4.39
  • 07. Not Enough   4.02
  • 08. So Much Time   4.49
  • 09. Tonight   4.04
  • 10. Hear Me Now (piano acoustic)   4.01


Discografia dei Boyce Avenue

  • All You're Meant To Be (2008 Boyce Avenue Records / 2009 Universal)


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PER GESSLE – GESSLE OVER EUROPE (CD+DVD) martedì, 19 gennaio 2010 17:55 by maxare

per gessle gessle over europe front cover

  • Release date: 23 Ottobre 2009
  • Etichetta: Elevator Entertainment AB - Capitol Records

 

  • Per Gessle - vocals, guitars
  • Helena Josefsson - vocals
  • Christoffer Lundquist - guitar, vocals
  • Clarence Öfwerman - keyboards
  • Magnus Börjeson - bass, vocals
  • Pelle Alsing: drums

[voto:5]

Ci sono personaggi, nel mondo della musica, che non dovrebbero avere bisogno di alcuna presentazione ma che, a dispetto di una carriera ricca di successi, sono perlopiù sconosciuti al grande pubblico.
Per Gessle è proprio uno di questi personaggi: benché con i suoi Roxette abbia venduto più di 70 milioni di dischi in tutto il mondo tra album e singoli e sebbene sia l'unico (o quasi) responsabile delle composizioni del duo svedese, ritengo che sia un artista sottovalutato e ingiustamente ignorato dalla massa.
Nella sua trentennale carriera - la release d'esordio, con il suo primo gruppo Gyllene Tider, è del 1978 - è passato con disinvoltura dal bubble gum power pop alla dance, dall'AOR a sonorità più sofisticate, lasciando sempre che fosse la melodia a farla da padrone. Le sue canzoni, seppur finemente arrangiate, non indugiano mai in inutili masturbazioni mentali fini a sé stesse, anzi, spesso catturano l'ascoltatore con un riff e una strofa semplici e lo conducono velocemente al ritornello, ancor più semplice, se possibile, ma talmente accattivante che è impossibile resistervi.

Nel 2002, i Roxette si presero una pausa, anche a causa del tumore al cervello dell'altra metà del duo, Marie Fredriksson, poi fortunatamente guarita; Per Gessle si dedicò, quindi, ad una carriera solista di grande successo - ma solo nella natìa Svezia - alternando dischi cantati in svedese a quelli in inglese e cogliendo l'occasione per una reunion con i Gyllene Tider, giusto il tempo di un album e di un tour da record, il più grande di tutti i tempi in Svezia.

"Gessle Over Europe" è il primo live album solista per Per Gessle ed è stato registrato in varie date del tour europeo intrapreso nella primavera del 2009 per promuovere l'ultimo lavoro in studio, il pop-danzereccio "Party Crasher"; in realtà, di quest'ultimo solo una traccia è stata inclusa nel cd (l'acustica "Doesn't Make Sense") e la spiegazione sta nelle stesse parole di Per, raccolte dal sito The Daily Roxette: "I wanted the set to be guitar-based, straight forward power-pop with great vocal harmonies and silly power-chords here and there. The PC-album is totally different".

L'album risulta come un vero e proprio riassunto celebrativo della carriera di Per Gessle, tra hit dei Roxette e canzoni dai suoi dischi solisti, soprattutto dal progetto "Son Of A Plumber", gioiellino power pop uscito nel 2006 e che straordinario successo ebbe in patria, dove ottenne il disco di platino il giorno stesso di uscita.
Lo stile, nel complesso, è piuttosto omogeneo, non c'è grande differenza tra la più nota produzione dei Roxette e quella solista, se non che nei suoi ultimi dischi Per mostra una discreta attenzione verso sonorità più acustiche.

Certo è che, quando ha voglia di rockare, questo svedese cinquantunenne sa il fatto suo: canzoni come "Dressed For Success", "Opportunity Nox" o "Sleeping In My Car" sono mascherate da semplici pop song ma hanno una sincera attitudine rock; partono da riff magari elementari ma decisi e sfociano in quei cori festaioli che ti entrano in testa e non escono più per giorni e giorni anche dopo un solo ascolto.

La band è più che solida e rodata (notevole la voce di Helena Josefsson, più delicata ed eterea di quella di Marie Fredriksson) in quanto è composta da membri che suonano con Gessle oramai da diversi anni, alcuni addirittura dai tempi dei Roxette.
Tempi che, a quanto pare, finalmente stanno per ritornare: dopo la re-union dello scorso anno per la serie di concerti "Night Of The Proms", a detta dello stesso Per, il 2010 sarà completamente dedicato ai Roxette, con i quali sarà in studio fino a metà estate.
E siamo sicuri che, anche questa volta, non ci annoieranno, ma ci porteranno dritti al ritornello!

Nota: Il DVD, oltre a svariati bonus (video ed interviste), contiene il filmato completo del concerto tenutosi al Cirkus di Stoccolma lo scorso 9 Maggio, ultima data della tournée.

 

Tracklist di Gessle Over Europe

  • 01. Dressed For Success   4:24 (from "Look Sharp!")
  • 02. Drowning In Wonderful Thoughts About Her   2:38 (from "Son Of A Plumber")
  • 03. Stupid   3:46 (from "The World According To Gessle")
  • 04. Wish I Could Fly   4:37 (from "Have A Nice Day")
  • 05. She Doesn't Live Here Anymore   3:44 (from "Don't Bore Us, Get To The Chorus!")
  • 06. 7twenty7 (Amsterdam)   3:30 (from "Have A Nice Day")
  • 07. I Have A Party In My Head (I Hope It Never Ends)   2:11 (from "Son Of A Plumber")
  • 08. Late, Later On   3:56 (from "Son Of A Plumber")
  • 09. Listen To Your Heart   3:12 (from "Look Sharp!")
  • 10. Do You Wanna Be My Baby?   4:03 (from "The World According To Gessle")
  • 11. Opportunity Nox   2:46 (from "The Pop Hits")
  • 12. Doesn't Make Sense   4:50 (from "Party Crasher")
  • 13. Joyride   5:16 (from "Joyride")
  • 14. C'mon   2:50 (from "Son Of A Plumber")
  • 15. Are You An Old Hippie, Sir?   1:41 (from "Son Of A Plumber")
  • 16. It Must Have Been Love   4:01 (from "Pretty Woman O.S.T.")
  • 17. The Look   5:05 (from "Look Sharp!")
  • 18. Hey Mr DJ (Won't You Play Another Love Song)   2:33 (from "Son Of A Plumber")
  • 19. (I'm Not Your) Steppin' Stone   2:38 (cover de The Monkees)
  • 20. Sleeping In My Car   3:48 (from "Crash! Boom! Bang!")
  • 21. Queen Of Rain   3:39 (from "Tourism")


Discografia di Per Gessle (sono esclusi gli album cantati in svedese)

  • Gyllene Tider - The Heartland Cafè (1984, EMI)
  • Roxette - Pearls Of Passion (1986, EMI)
  • Roxette - Look Sharp! (1988, EMI)
  • Roxette - Joyride (1991, EMI)
  • Roxette - Tourism (1992, EMI)
  • Roxette - Crash! Boom! Bang! (1994, EMI)
  • Roxette - Don't Bore Us, Get To The Chorus! (1995, EMI)
  • Roxette - Baladas En Español (1996, EMI)
  • Per Gessle - The World According To Gessle (1997, EMI)
  • Roxette - Have A Nice Day (1999, EMI)
  • Roxette - Room Service (2001, EMI)
  • Roxette - The Ballad Hits (2002, EMI)
  • Roxette - The Pop Hits (2003, EMI)
  • Son Of A Plumber - Son Of A Plumber (2005, EMI)
  • Per Gessle - Party Crasher (2008, Capitol)
  • Per Gessle - Gessle Over Europe (2009, Capitol)


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BIG & RICH - GREATEST HITS venerdì, 15 gennaio 2010 17:19 by maxare

big and rich greatest hits front cover

  • Release Date: 29 Settembre 2009
  • Etichetta: Warner Bros. – Hump Head
  • Produttore: Big Kenny, John Rich & Paul Worley

 

  • Big Kenny - vocals
  • John Rich – vocals, acoustic guitar

 

 

 

[voto:4]

La strana creatura nata dall'incontro tra "Big" Kenny Alphin e John Rich è giunta a una pausa di riflessione, visto che l'ultimo sforzo in studio dei B&R sulla lunga distanza è del 2007. Però i due countryrockers non sono rimasti con le mani in mano e, nel corso del 2009, hanno pubblicato un disco solista ciascuno ("Son Of A Preacher Man" per Rich e, più recentemente, "The Quiet Times Of A Rock And Roll Farm Boy" per Big) e la raccolta di successi, oggetto di questa recensione.

Per chi non li conoscesse, i Big & Rich sono tra i fondatori di Muzik Mafia, un'associazione di artisti, principalmente di ispirazione country, che vogliono condividere e diffondere il loro amore per la musica senza pregiudizi o limiti di alcun tipo.
E, quando si ascoltano i loro cd, tutto ciò è ben evidente: il loro non è il "solito" country fatto di voci nasali, delicate chitarrine slide e ballate; hanno, invece, un sound potente che mescola riff hard rock o funky a violini country conditi da intermezzi rap (courtesy of Cowboy Troy, afro-americano e membro del partito repubblicano, un personaggio che sembra uscito da un romanzo di Joe R. Lansdale, probabilmente l'unico country rapper della storia).
D'altronde le stesse collaborazioni con John Legend, Bon Jovi e Wycleaf Jean sono una prova dell'incapacità dei Big&Rich di rimanere artisticamente stagnanti, con buona pace dei country freaks più ortodossi.
Ad ogni modo, anche i nostri amano talvolta indulgere in qualcosa di più canonico, come una ballata: l'ultimo studio cd ne contiene diverse, peraltro più varie ed interessanti dei classici lenti country noiosi e melensi.

Nelle loro liriche, Kenny e John alternano argomenti più festaioli e frivoli a momenti più intensi e toccanti. Ci raccontano storie di truck driver strafottenti ("Kiss My Ass"), di cowboy strafottenti ("Save A Horse…"), di tour strafottenti ("Comin' To Your City") - ebbene sì, hanno quell'attitudine un po' strafottente da simpatici matti redneck - ma allo stesso tempo sono capaci di raccontare episodi di violenza domestica ("Holy Water") o cantare tragiche operazioni di guerra realmente accadute in Vietnam ("8th Of November").

Questo Greatest Hits, di cui è possibile acquistare separatamente anche la versione DVD (contenente però solo nove promo-video), è composto da qualche classico tratto dai tre studio album, da una canzone presente nell'EP "Big & Rich's Super Galactic Fan Pak" e dall'inedito "The Man I Am Right Now".
Un buon inizio per chi volesse entrare in contatto con l'accattivante follia di questa coppia con base a Nashville (e dove se no?!); il mio consiglio, però, è quello di dedicarsi da subito all'intera discografia: perchè procrastinare l'ascolto di perle come "Radio", "Soul Shaker", "Please Man" o l'imperdibile versione acustica di "You Shook Me All Night Long", criminosamente escluse da questo Greatest Hits?

 

Tracklist di Greatest Hits

  • 01. Rollin' (The Ballad Of Big & Rich)   (Big Kenny, John Rich, Cowboy Troy) 4:52
  • 02. Wild West Show   (Big Kenny, John Rich, Blair Daly) 4:00
  • 03. Save A Horse (Ride A Cowboy)   (Big Kenny, John Rich) 3:21
  • 04. Holy Water   (Big Kenny, John Rich, Vicki McGehee, Jeff Cohen) 4:17
  • 05. Big Time   (Big Kenny, John Rich, Angie Aparo) 3:58
  • 06. Comin' To Your City   (Big Kenny, John Rich) 3:29
  • 07. Never Mind Me   (Big Kenny, John Rich, Rodney Clawson) 3:26
  • 08. 8th Of November   (Big Kenny, John Rich) 3:30
  • 09. Lost In This Moment   (John Rich, Keith Anderson, Rodney Clawson) 3:33
  • 10. Between Raising Hell And Amazing Grace   (Big Kenny, Earl James) 3:43
  • 11. Loud   (Kirsti Manna, Darla Perlozzi, Danny Myrick) 3:02
  • 12. Jalapeño   (John Rich) 2:59
  • 13. The Man I Am Right Now   (John Rich, Vicky McGehee) 3:26
  • 14. Everybody's Rockin   (Big Kenny) 3:19
  • 15. Kick My Ass   (Big Kenny, John Rich, Bryan Wayne) 4:59


Discografia dei Big & Rich

  • Horse Of A Different Color (2004 Warner Bros.)
  • Big & Rich's Super Galactic Fan Pak EP+DVD (2004 Warner Bros.)
  • Comin' To Your City (2005 Warner Bros.)
  • Between Raising Hell And Amazing Grace (2007 Warner Bros.)
  • Big & Rich's Super Galactic Fan Pak vol. 2 EP+DVD (2008 Warner Bros.)
  • Greatest Hits (2009 Warner Bros.)


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ZEBRAHEAD - PANTY RAID martedì, 12 gennaio 2010 00:15 by maxare

zebrahead panty raid front cover

  • Release Date: 8 Dicembre 2009
  • Etichetta: Sony BMG
  • Produttore: Jason Freese

 

  • Matty Lewis - vocals, rhythm guitar
  • Ali Tabatabaee - rap vocals
  • Greg Bergdorf - lead guitar
  • Ben Osmundson - bass
  • Ed Udhus - drums, percussion

[voto: 4]

 

Eravate alla disperata ricerca del disco da mettere ad una festa, il disco che accontentasse un po’ tutti facendo ballare il piedino e muovere la testa ai rocker più incalliti e che facesse, al contempo, scatenare gli amanti della pista?
Beh, gli Zebrahead vi hanno accontentato: la band di Orange County, che visse il suo momento di gloria in Italia nel 2000 con il singolo “Playmate Of The Year”, ha sfornato un nuovo cd composto da sole cover di reginette del pop da classifica.

Il risultato è uno dei rari dischi di cover che, a mio parere, valga la pena di ascoltare; il modo più corretto di interpretare un album di questo tipo è prendere canzoni che nulla hanno a che vedere con il tuo stile e stravolgerle. Non a caso, l’unica cover che non regge il confronto è quella di “Girlfriend” di Avril Lavigne: non solo non aggiunge niente all’originale, ma perde anche in energia.

Alcune canzoni, quali “Jenny From The Block” o “Spice Up Your Life”, sono puro divertimento, mentre ad altre i nostri "testadizebra" sono riusciti a dare nuova linfa, quasi fossero classici del rapcore e  del pop-punk californiano; ascoltare per credere “Survivor” o “Beautiful” di Christina Aguilera.
Fun’n’roll for your ears!

Da non perderli dal vivo il prossimo 18 aprile al Bloom di Mezzago (MI); maggiori info nella sezione concerti.


Tracklist di Panty Raid

  • 01. Survivor   (Knowles, Knowles, Dent) original version by Destiny's Child 03:26
  • 02. Girls Just Want To Have Fun   (Hazard) orig. ver. by Cyndi Lauper 02:05
  • 03. Underneath It All   (Stefani, Stewart) orig. ver. by No Doubt 03:14
  • 04. Trouble   (Blake, Askew) orig. ver. by Shampoo 02:28
  • 05. London Bridge   (Ferguson, Garrett, Hartnett, Jones) orig. ver. by Fergie 02:25
  • 06. Beautiful   (Perry) orig. ver. by Christina Aguilera 03:05
  • 07. Girlfriend   (Lavigne, Gottwald) orig. ver. by Avril Lavigne 03:06
  • 08. The Sweet Escape   (Stefani, Thiam, Tuinfort) orig. ver. by Gwen Stefani ft. Akon 02:53
  • 09. Intro   00:16
  • 10. Jenny From The Block   (Lopez, Oliver, mrDEYO, Barnes, Olivier, Arbex, Parker, Sterling, Oliver) orig. ver. by Jennifer Lopez 02:39
  • 11. Rehab   (Winehouse) orig. ver. by Amy Winehouse 03:09
  • 12. Spice Up Your Life   (Stannard, Rowe, Spice Girls) orig. ver. by Spice Girls 02:27
  • 13. Intro   00:11
  • 14. Ooops!...I Did It Again   (Martin, Yacoub) orig. ver. by Britney Spears 02:11
  • 15. Get The Party Started   (Perry) orig. ver. by Pink 02:25
  • 16. Mickey   (Chapman, Chinn) orig. ver. by Toni Basil 02:46
  • 17. All I Want For Christmas Is You (Jap. bonus track)   (Carey, Afanasieff) orig. ver. by Mariah Carey 02:56
  • 18. Who Let The Dogs Out? (ghost track)   (Douglas) orig. ver. by Baha Men 03:35


Discografia degli Zebrahead

  • Yellow (1998 Doctor Dream Records)
  • Waste Of Mind (1998 Columbia Records)
  • Playmate Of The Year (2000 Columbia Records)
  • Stupid Fat Americans EP (2001 Sony BMG)
  • MFZB (2003 Sony BMG)
  • Waste Of MFZB (2004 Sony BMG)
  • Broadcast To The World (2006 Sony BMG)
  • Not The New Album EP (2008 Sony BMG)
  • Phoenix (2008 Sony BMG)
  • Panty Raid (2009 Sony BMG)


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WE WILL ROCK YOU - THE MUSICAL giovedì, 24 dicembre 2009 15:26 by maxare

we will rock you the musical flyer

"We Will Rock You", scritto da Ben Elton in collaborazione con i Queen superstiti Brian May e Roger Taylor, ha debuttato sui palcoscenici londinesi nel maggio del 2002 ed è tuttora in programmazione, oltre che al Dominion Theatre (dove è diventato il musical più rappresentato di sempre dello stesso teatro), in diversi Paesi europei.
E, finalmente, dal 4 dicembre, il musical ispirato a uno dei gruppi rock giustamente più amati di tutti i tempi è arrivato anche in Italia.
Devo ammettere che mi sono recato al Teatro Allianz con più di un pregiudizio, prima di tutto perchè quanto avevo letto della trama non brillava certo per originalità, secondo perchè Italia e Rock sono spesso due parole che non vanno d'accordo e infine, perchè, a priori, i musical mi spaventano un po', ho sempre paura che siano di una noia mortale. Certo, anche il fatto che ci fossero due canzoni "tradotte" in italiano non mi ha aiutato.
Fortunatamente tutti i miei pregiudizi sono stati smentiti e "We Will Rock You" si è rivelata una produzione divertente (demenziale direi), ben recitata e soprattutto ottimamente cantata.
L'adattamento italiano è stato fatto in maniera molto piacevole con continui riferimenti a canzoni e personaggi della musica popolare italiana, riferimenti che se fossero stati mantenuti in originale non avrebbero avuto alcun senso per la maggior parte degli spettatori.
Tutti i protagonisti hanno delle voci notevoli che meriterebbero forse più notorietà, in particolare spiccano su tutti Valentina Ferrari nella parte di Killer Queen e Salvo Vinci nella parte di Galileo Figaro, il protagonista principale.

La trama:
attorno al 2300, l'Italia è diventata il fulcro del pianeta Terra, rinominato pianeta Mall e controllato dalla multinazionale GlobalSoft; il divertimento è omologato e l'unica musica ascoltabile è la Musica Elettronica Registrata Da Anonimi, il rock è bandito come anche qualsiasi strumento musicale.
Galileo Figaro e la sua nuova amica Scaramouche sono due ragazzi che si ribellano a tutto ciò e in virtù delle visioni auditive di Galileo iniziano un cammino che li porta a incontrare casualmente la banda dei Bohemians, un gruppo di ragazzi i quali hanno preso i nomi delle rockstar trovati nei manifesti pubblicitari dei concerti del XX° secolo e che vivono nell'attesa del loro "messia", colui che li porterà al "living rock", ove si narra che alcuni strumenti musicali giacciano ancora nascosti.

La scelta delle canzoni è piuttosto ben bilanciata tra il repertorio degli anni '70 e quello degli anni '80 con quasi tutti classici (inutile citarli) e un paio di sorprese come "Headlong" e stacchi strumentali presi da "Death On Two Legs" e "Ogre Battle". Gli arrangiamenti sono stati leggermente modificati ma con gusto e qualche testo è stato riadattato, seppur in minima parte, per essere più in sintonia con la trama.
Le due canzoni tradotte in italiano sono "Radio Ga Ga" e "No One But You (Only The Good Die Young)"; se la prima è passabile anche in italiano, pur non essendo tra le mie canzoni preferite dei Queen, la seconda rivela ancora di più della versione in inglese la sua scarsa originalità, sembra una canzone degna del peggior Sanremo. D'altronde è utile alla trama in un momento in cui viene rivolto un omaggio a tutte le rockstar prematuramente scomparse come Jimi Hendrix, Kurt Cobain, Michael Jackson e, ovviamente, Freddie Mercury.

La live band è veramente in gamba ed è stata nascosta tutto il tempo, si è fatta vedere solo verso la fine dello spettacolo (che, pausa compresa, è durato ben 2 ore e 40), forse un po’ più di spazio visivo se lo sarebbero meritato anche se avrebbero distratto dalla storia.
Nota di colore: il chitarrista, già presente nel cast canadese e invitato direttamente da Brian May a far parte di quello italiano, è Tristan Avakian, noto per aver suonato nella cult AOR band Red Dawn autori di un unico e ambito album.

I veri fan dei Queen non avranno certo bisogno del mio incoraggiamento per recarsi a vedere “We Will Rock You”, ma a tutti gli altri che, bene o male, conoscono e amano le canzoni del gruppo inglese consiglio vivamente di affrettarsi a comprare i biglietti, le date a disposizione in cartellone non sono molte:

 

  • dal 4 al 30 dicembre: Allianz Teatro, Milano
  • dal 27 al 31 gennaio: Teatro Rossetti, Trieste
  • dal 4 al 7 febbraio: Teatro Europa, Bologna
  • dall’11 al 21 febbraio: Teatro Brancaccio, Roma


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[voto: 4]