ERIK HASSLE - PIECES sabato, 27 febbraio 2010 16:00 by madseason

erik hassle pieces front cover

  • Release Date: 22 Febbraio 2010
  • Etichetta: Universal Island Records

 

[voto: 3]

 

 

 

 


Lo svedesotto Erik Hassle, forte dei consensi ricevuti in patria, prova a conquistare anche i mercati internazionali riproponendo a beneficio di tout le monde il suo debut album dell'anno scorso rafforzato da 4 tracce remixate ed una "brand new".
Erik è un ventunenne cantante/compositore originario di Katrineholm (paese a 150 Km sud-ovest di Stoccolma), londinese di stanza, che prova a distinguersi dalla selva di artisti (o pseudo tali) da chart mainstream, facendo leva sulla sua bella voce soul e su un songwriting elettropoprock, molto pop e poco rock, piuttosto scaltro ed arricchito da una produzione davvero grassa.

E' evidente che l'album ha come ascoltatori di riferimento i giovani in età da college, gente che può identificarsi in testi come "You don't know what you got till you're missing it a lot, I had to go throw it away, I was wrong from the start, from the bottom of my heart I apologize" (dal primo singolo "Hurtful", pubblicato lo scorso 8 Febbraio).
Ma è altrettanto evidente che "Pieces" è ricco di pezzi radiofonici molto catchy, costruiti su melodie cangianti che sfociano in grandi refrain che catturano all'istante qualsiasi ascoltatore, anche chi è solitamente avvezzo a sonorità più "adult oriented". Un paio di esempi? L'ironica "Don't Bring Flowers After I'm Dead", l'irresistibile opener "Bump In The Road" o la stessa "Hurtful".

Poi ci sono un paio di tracce in cui i produttori calcano troppo la mano e, con l'ansia di vendere un prodotto più che corroborare il sound di un artista, tirano fuori linee di basso ultramarcate, batterie sintetiche che pestano sopra le righe ed improbabili giri di synth che possono andare bene giusto in una discoteca tamarra della bergamasca. Ascoltate "Standing Where You Left Me" per credere.

Comunque sia, Erik Hassle è un giovane artista interessante. Lo affiancherei a un songwriter di peso, che lo aiuti a sviluppare il suo stile, e ad un buon parrucchiere, che gli sfoltisca quel ridicolo ciuffo che sfugge alla legge di gravità.


Tracklist di Pieces

  • 01. Bump In The Road   (Grizzly, Mack, Hassle) 4:00
  • 02. Hurtful   (Grizzly, Mack, Tommy Tysper, Hassle) 3:03
  • 03. Don't Bring Flowers (New Mix)   (Grizzly, Mack, Tysper, Hassle) 3:15
  • 04. Isn't It Obvious   (Fredrik Berger, Hassle) 3:26
  • 05. The Thanks I Get (New Mix)   (Grizzly, Hassle, Tysper, Mack) 4:33
  • 06. Standing Where You Left Me   (L. Kronlund, Grizzly, Hassle, Tysper, Mack) 3:20
  • 07. Bitter End (New Mix)   (Hassle, Tysper) 3:53
  • 08. First Time   (Grizzly, Mack, Tysper, Hassle) 3:05
  • 09. Love Me To Pieces   (Hassle, Tysper, Max Martin, Mack) 3:09
  • 10. Wanna Be Loved (New Mix)   (Grizzly, Mack, Tysper, Hassle) 3:59
  • 11. Back To Bed   (Berger, Grizzly, Hassle) 4:02
  • 12. Amelia   (Grizzly, Mack, Tysper, Hassle) 3:14


Discografia di Erik Hassle

  • Hassle (2009 Artist Company Ten)
  • Pieces (2010 Universal Island Records)


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BON JOVI – THE CIRCLE (Limited Edition CD+DVD) sabato, 23 gennaio 2010 19:00 by maxare

bon jovi the circle front cover

  • Release Date: 30 Ottobre 2009
  • Etichetta: Island Records
  • Produttore: John Shanks, Jon Bon Jovi & Richie Sambora

 

  • Jon Bon Jovi - lead vocals
  • Richie Sambora - guitars, backing vocals
  • David Bryan - keyboards
  • Tico Torres - drums, percussion

 


[voto: 3.5]

Da pochi giorni è in rotazione su tutti i canali musicali il video di "Superman Tonight", secondo singolo estratto dall'ultimo disco dei Bon Jovi. E sempre da pochi giorni è iniziato il tour americano che li porterà in giro per i prossimi mesi (in Europa, per quest'anno, è prevista “solo” una serie di 12 serate a Londra e 1 a Parigi, vedere la sezione concerti).
Quale migliore occasione, quindi, per rispolverare The Circle e parlarvene un po'?

Passata, almeno temporaneamente, l'infatuazione per il country rock, i quattro vecchi amici tornano a giocare con la distorsione e ci propongono un album in linea con quanto stilisticamente avevano già realizzato con "Have A Nice Day", pur con le debite differenze.
Da sempre Jon Bon Jovi si ispira al papà del cosiddetto Jersey rock, ovvero Bruce Springsteen: questo mi sembra l’album più influenzato dal Boss e "Work For The Working Man" - bella, anche se il giro di basso è identico a quello della ben più nota "Livin' On A Prayer" - è la canzone che maggiormente risente di questo ascendente.
Comunque, a dispetto di queste influenze, il sound rimane al passo con i tempi: pochi assoli, niente refrain pomposi e tastiere mai in primo piano. Insomma, chi ad ogni nuova uscita si aspetta un ritorno alle sonorità ottantiane di "Slippery When Wet" o "New Jersey" deve farsene una ragione.

In "The Circle" non ci sono tracce che colpiscono subito al primo ascolto, è uno di quegli album che cresce con il tempo e alla fine non si può non rimanere catturati da brani come "Brokenpromiseland" (che mi fa venire in mente i Blue October, e so già che qualcuno mi darà del pazzo…), "Thorn In My Side", il primo singolo "We Weren't Born To Follow" e soprattutto "Love's The Only Rule", canzone con una carica fenomenale.
Due sono invece i pezzi che passano spesso sotto il tasto skip del mio player: "Live Before You Die" (brutta copia di "Joey") e "Fast Cars", una canzoncina troppo debole confrontata al resto della tracklist.
Da notare, inoltre, che gli amici di una vita, Desmond Child e Billy Falcon, hanno aiutato ancora una volta i nostri nella stesura di diverse canzoni.

"When We Were Beautiful", seconda traccia dell'album, dà il titolo anche al documentario oggetto del DVD incluso nella Limited Edition di "The Circle".
Seguiti durante il precedente "Lost Highway" tour, i quattro membri (o meglio il presidente, il vice e i due dipendenti) dei Bon Jovi si mettono a nudo e, in una serie di interviste, raccontano la loro stessa vita nella band: i tour estenuanti, le dipendenze di Richie Sambora e Tico Torres, la lealtà di David Bryan, la totale dedizione del workaholic Jon Bon Jovi.
Il documentario è girato interamente in bianco e nero, a sottolineare l'assunzione a status di classico del combo americano.
E come si potrebbe considerarli altrimenti?! Dopo 26 anni di onorata carriera i Bon Jovi sono di fatto tra le più longeve rock band di successo della storia.


Tracklist di The Circle

  • 01. We Weren't Born To Follow   (J. Bon Jovi, R. Sambora) 4.03
  • 02. When We Were Beautiful   (J. Bon Jovi, R. Sambora, B. Falcon) 5.18
  • 03. Work For The Working Man   (J. Bon Jovi, R. Sambora, D. Brown) 4.03
  • 04. Superman Tonight   (J. Bon Jovi, R. Sambora, B. Falcon) 5.12
  • 05. Bullet   (J. Bon Jovi, R. Sambora) 3.50
  • 06. Thorn In My Side   (J. Bon Jovi, R. Sambora) 4.05
  • 07. Live Before You Die   (J. Bon Jovi, R. Sambora) 4.18
  • 08. Brokenpromiseland   (J. Bon Jovi, R. Sambora, D. Child) 4.57
  • 09. Love's The Only Rule   (J. Bon Jovi, R. Sambora, B. Falcon) 4.38
  • 10. Fast Cars   (J. Bon Jovi, R. Sambora, D. Child) 3.16
  • 11. Happy Now   (J. Bon Jovi, R. Sambora, D. Child) 4.21
  • 12. Learn To Love   (J. Bon Jovi, R. Sambora, D. Child) 4.39


Discografia dei Bon Jovi

  • Bon Jovi (1984 Mercury)
  • 7800° Fahrenheit (1985 Mercury)
  • Slippery When Wet (1986 Mercury)
  • New Jersey (1988 Mercury)
  • Keep The Faith (1992 Mercury)
  • Cross Road (1994 Mercury)
  • These Days (1995 Mercury)
  • Crush (2000 Island)
  • One Wild Night Live 1985-2001 (2001 Island)
  • Bounce (2002 Island)
  • This Left Feels Right (2003 Island)
  • 100,000,000 Bon Jovi Fans Can't Be Wrong (2004 Island)
  • Have A Nice Day (2005 Island)
  • Lost Highway (2007 Island)
  • The Circle (2009 Island)


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