WE WILL ROCK YOU - THE MUSICAL giovedì, 24 dicembre 2009 15:26 by maxare

we will rock you the musical flyer

"We Will Rock You", scritto da Ben Elton in collaborazione con i Queen superstiti Brian May e Roger Taylor, ha debuttato sui palcoscenici londinesi nel maggio del 2002 ed è tuttora in programmazione, oltre che al Dominion Theatre (dove è diventato il musical più rappresentato di sempre dello stesso teatro), in diversi Paesi europei.
E, finalmente, dal 4 dicembre, il musical ispirato a uno dei gruppi rock giustamente più amati di tutti i tempi è arrivato anche in Italia.
Devo ammettere che mi sono recato al Teatro Allianz con più di un pregiudizio, prima di tutto perchè quanto avevo letto della trama non brillava certo per originalità, secondo perchè Italia e Rock sono spesso due parole che non vanno d'accordo e infine, perchè, a priori, i musical mi spaventano un po', ho sempre paura che siano di una noia mortale. Certo, anche il fatto che ci fossero due canzoni "tradotte" in italiano non mi ha aiutato.
Fortunatamente tutti i miei pregiudizi sono stati smentiti e "We Will Rock You" si è rivelata una produzione divertente (demenziale direi), ben recitata e soprattutto ottimamente cantata.
L'adattamento italiano è stato fatto in maniera molto piacevole con continui riferimenti a canzoni e personaggi della musica popolare italiana, riferimenti che se fossero stati mantenuti in originale non avrebbero avuto alcun senso per la maggior parte degli spettatori.
Tutti i protagonisti hanno delle voci notevoli che meriterebbero forse più notorietà, in particolare spiccano su tutti Valentina Ferrari nella parte di Killer Queen e Salvo Vinci nella parte di Galileo Figaro, il protagonista principale.

La trama:
attorno al 2300, l'Italia è diventata il fulcro del pianeta Terra, rinominato pianeta Mall e controllato dalla multinazionale GlobalSoft; il divertimento è omologato e l'unica musica ascoltabile è la Musica Elettronica Registrata Da Anonimi, il rock è bandito come anche qualsiasi strumento musicale.
Galileo Figaro e la sua nuova amica Scaramouche sono due ragazzi che si ribellano a tutto ciò e in virtù delle visioni auditive di Galileo iniziano un cammino che li porta a incontrare casualmente la banda dei Bohemians, un gruppo di ragazzi i quali hanno preso i nomi delle rockstar trovati nei manifesti pubblicitari dei concerti del XX° secolo e che vivono nell'attesa del loro "messia", colui che li porterà al "living rock", ove si narra che alcuni strumenti musicali giacciano ancora nascosti.

La scelta delle canzoni è piuttosto ben bilanciata tra il repertorio degli anni '70 e quello degli anni '80 con quasi tutti classici (inutile citarli) e un paio di sorprese come "Headlong" e stacchi strumentali presi da "Death On Two Legs" e "Ogre Battle". Gli arrangiamenti sono stati leggermente modificati ma con gusto e qualche testo è stato riadattato, seppur in minima parte, per essere più in sintonia con la trama.
Le due canzoni tradotte in italiano sono "Radio Ga Ga" e "No One But You (Only The Good Die Young)"; se la prima è passabile anche in italiano, pur non essendo tra le mie canzoni preferite dei Queen, la seconda rivela ancora di più della versione in inglese la sua scarsa originalità, sembra una canzone degna del peggior Sanremo. D'altronde è utile alla trama in un momento in cui viene rivolto un omaggio a tutte le rockstar prematuramente scomparse come Jimi Hendrix, Kurt Cobain, Michael Jackson e, ovviamente, Freddie Mercury.

La live band è veramente in gamba ed è stata nascosta tutto il tempo, si è fatta vedere solo verso la fine dello spettacolo (che, pausa compresa, è durato ben 2 ore e 40), forse un po’ più di spazio visivo se lo sarebbero meritato anche se avrebbero distratto dalla storia.
Nota di colore: il chitarrista, già presente nel cast canadese e invitato direttamente da Brian May a far parte di quello italiano, è Tristan Avakian, noto per aver suonato nella cult AOR band Red Dawn autori di un unico e ambito album.

I veri fan dei Queen non avranno certo bisogno del mio incoraggiamento per recarsi a vedere “We Will Rock You”, ma a tutti gli altri che, bene o male, conoscono e amano le canzoni del gruppo inglese consiglio vivamente di affrettarsi a comprare i biglietti, le date a disposizione in cartellone non sono molte:

 

  • dal 4 al 30 dicembre: Allianz Teatro, Milano
  • dal 27 al 31 gennaio: Teatro Rossetti, Trieste
  • dal 4 al 7 febbraio: Teatro Europa, Bologna
  • dall’11 al 21 febbraio: Teatro Brancaccio, Roma


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[voto: 4]

Comments (4) -

gennaio 5. 2010 14:59

visto in seconda fila gratis, tanto per spander feci. Musical carino, anche se il protagonista maschile era poco azzeccato in quanto troppo bambinesco, Cesaroni meets Amici. Chi ha scelto il cast, Boncompagni? Nel complesso divertente, anche se le battute erano abbastanza penose alla Ezio Greggio(tipo quella di "inseminator")

3ttata

gennaio 8. 2010 15:13

Meglio specificare che molti dei personaggi principali del cast sono interpretati da due attori/cantanti e Salvo Vinci, quello che ho visto, io è differente da quello visto da 3ttata

Massimo

gennaio 11. 2010 19:02

Mah, io ero partito pieno di pregiudizi, compreso la provenienza del cast, ma poi mi sono dovuto ricredere. Onestamente non mi importa dove ha esordito il cast ma solo la bella prova che ho visto quel pomeriggio. Le battute a volte erano volgarotte ma si prestavano alla storia, anzi alla non-storia dando un taglio comico che francamente non avrei mai immaginato.
Ecco forse è stata questa la sorpresa: un musical Queenesco che fa ridere, spensierato e non la solita associazione Queen = AIDS, o Queen = Pavarotti e beneficenze varie. Per carità, argomenti nobilissimi ma che negli anni ci hanno fatto scordare l'ironia dei quattro musicisti.
Musical promosso a pieni voti e... promossa anche la recensione di MaxAre

Fax

aprile 30. 2010 16:26

Da grande fan dei Queen io ero presente alla prima del 4 dicembre, vista la partecipazione annunciata di Brian e Roger.
Complessivamente il giudizio è sicuramente positivo in quanto il musical l'ho trovato divertente, i musicisti e gli attori molto bravi.
Non ho digerito molto bene le due canzoni tradotte in italiano, le ho trovate molto nauseanti!
Inoltre devo ammettere che ero un po' distratto dalla presenza di Brian May che si trovava a 2 metri da me, dove c'era la console.

Christian