AUTOMATIC LOVELETTER - INTERVISTA A JULIET SIMMS mercoledì, 21 luglio 2010 17:07 by schwarz

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Dopo la release del lungamente rimandato debutto degli Automatic Loveletter "Truth Or Dare", il nostro Schwarz ha avuto la possiblità di intervistare Juliet Simms, front-woman, nonché fondatrice e songwriter di questa new sensation dell'alternative rock a stelle e strisce.

"Truth Or Dare" arriva dopo 3 anni di continui problemi, diventa realtà dopo un sacco di controversie legati all'etichetta e molti altri inconvenienti che hanno ritardato a dismisura la release di questo album: puoi spiegarci esattamente ciò che è accaduto???
Dopo aver registrato il disco per la Epic nel 2006, l’obiettivo era di andare in tour per costruire una solida base di fans. Così abbiamo fatto, senza nessun supporto da parte di nessuno, né dell’etichetta né di alcun promoter o manager. Il mio agente Allison Hagendorf e mia madre hanno giocato un ruolo fondamentale in tutto ciò e sono stati eccezionali nel ricoprire tutti questi ruoli. Pensa che siamo andati in tour con band come Between The Trees e Every Avenue a bordo di una vecchia e scassata Ford Excursion! Una volta raggiunto un maggior seguito abbiamo trovato un manager ed un booking agent per programmare un tour, facendo di spalla a band come Secondhand Serenade, Cute Is What We Aim For e All Time Low. Il Warped tour del 2008 è stato uno dei nostri primi tour come band di supporto, ed è stato a quel punto che l'etichetta ha iniziato ad intuire che per la band era venuto il momento di avere qualche possibilità in più. Subito dopo però hanno commesso l'errore di far fuori il mio precedente agente, Allison, consegnando il gruppo ad un altro A&R man. Pensa che a quel punto hanno cominciato a dirci che presto il nostro disco di debutto sarebbe stato pubblicato, insomma tutti i miei sogni stavano per realizzarsi, ma… per far ciò dovevo cercare musicisti più “professionali” facendo fuori gli altri ragazzi della band! Se non avessi seguito i loro consigli mi avrebbero messo alla porta, così all'inizio del 2009, dopo varie audizioni ho reclutato i membri della nuova band. Cominciammo il nostro primo tour da headliner il giorno del mio compleanno, ma nel mezzo del tour ricevetti una telefonata dal mio agente che mi informava che l’etichetta ci aveva appena escluso dal loro roster poiché il nuovo Presidente della label doveva a tutti tagliare i costi! Non essendo coinvolto nella storia della band, non aveva alcun interesse a continuare ad investire nel gruppo. Due settimane più tardi, con nostra grande sorpresa la RCA ci ha contattato e ci ha fatto firmare un nuovo contratto. Sull’onda dell’entusiasmo abbiamo scritto e registrato del nuovo materiale. Nel febbraio 2010, il mio agente ha ricevuto dalla RCA un ulteriore stop, ma tutto è bene quel che finisce bene……ora siamo con la Sony Giappone e tutto è perfetto!

Fin dagli inizi sono cambiati molti membri della band, l’unico comune denominatore di tutte le line up sei te. Dobbiamo considerare la band un progetto solista di "Juliet Simms" sotto “mentite spoglie” oppure possiamo considerare gli A. LL una band al 100%? Sicuramente se non avessi avuto così tanta determinazione ad andare avanti gli A.LL no

n avrebbero potuto essere una realtà oggi.....
Effettivamente mi sono caricata sulle mie spalle tutta la responsabilità di questo gruppo, ma ad essere sincera senza il costante aiuto e supporto per molti anni del mio chitarrista e fratello Tommy e di Daniel (ex-batterista della band), probabilmente non ce l’avrei fatta. Beh, diciamo che gli A.LL non sarebbero qui oggi senza la mia perseveranza, ma ci sono state delle persone chiave che mi sono state di fondamentale aiuto.

Nel 2007, avete cominciato a lavorare al vostro album di debutto con Matt Squire ed è stata certamente una sfida per entrambi. Ora avete lavorato sotto la supervisione di Josh Abraham: che cosa hai imparato da quella esperienza che abbia in qualche modo facilitato questa nuova avventura con Abraham? Quali sono state le principali differenze tra questi produttori?
Dopo essere stata per anni on the road e per tanto tempo in studio, ero pronta per un’ulteriore esperienza per quando riguarda la produzione di un disco vero e proprio. Effettivamente a ben guardare non vi sono grandissime differenze nel loro modo di lavorare anche se devo ammettere che sia Matt che Josh hanno un loro approccio ben definito al processo di produzione


"Hush", utilizzato come il primo singolo di questo album di debutto, è l'unica traccia che continua a seguirvi fin dagli esordi (la prima versione è stata registrata su "Recover" un Ep pubblicato nel 2007, quindi è stata registrata in una nuova versione per l'EP "Automatic Loveletter" dello scorso anno): cosa rappresenta per voi???

…beh per me quel pezzo rappresenta un bel po’ me stessa, è un nostro punto fermo. Pensa che ho  incontrato fans o persone che conoscevano la canzone ma non sapevano che era nostra haha!!!!!

Su "Truth or Dare" possiamo trovare 3 canzoni già pubblicate sulla vostra release precedente dell'anno scorso, come "Hush" / "My Goodbye" / "The Day That Saved Us": per "Hush" ne abbiamo appena parlato, ma perché avete scelto di pubblicarle nuovamente? Facevano parte del passato, perché non provare a realizzare un album con canzoni nuove di zecca?
Per "The Day That Saved Us," posso dirti che

sia il brano che tra tutti meriti di essere trasmesso  dalle radio. Per essere onesti, avrei piuttosto preferito registrare e pubblicare un altro pezzo intitolato "Black Ink Revenge" (un diversa versione di "My Goodbye", molto più indie), ma l'etichetta discografica (RCA) non la pensava allo stesso modo… Ma dopo tutti questi anni di traversie e problematiche ho imparato a distinguere dove realmente combattere all’ultimo sangue e dove invece lasciar correre…..infatti proporremo "Black Ink Revenge" questa estate durante le nostre esibizioni acustiche!

In passato hai lavorato con altre band come LoveHateHero / Secondhand Serenades / All Time Low e Cartel: cosa hai imparato di così importante per la tua band?
Innanzitutto mi hanno aiutato a guadagnare la stima e l’affetto dei fans ma anche e soprattutto ho imparato a cantare con altri artisti, migliorando lo studio delle melodie oltre che sperimentare altri approcci al songwriting. Come negare che ogni singola esperienza mi ha insegnato un sacco?

Purtroppo il rock è sessista per antonomasia, al giorno d'oggi nel 2010 penso che la maggior parte delle persone sembra interessato ad una musicista donna per il suo aspetto e non per le sue qualità musicali.... quali erano e quali sono le maggiori difficoltà per essere accettata come una vera e propria rockettara (senza per forza guardare al sesso...)?
Sinceramente non è una difficoltà per me visto che sto facendo tutto questo ormai da moltissimi anni. Penso che io abbia dimostrato di essere come uno dei ragazzi della band… ma con le poppe!!!

In questi giorni date la possibilità ai vostri fans di scaricare attraverso il vostro sito una traccia inedita intitolata "To Die For". Quanto è forte il tuo rapporto con il web? Pensi che potrebbe essere un modo molto importante per promuovere la musica? Non è così normale regalare musica in un tempo in cui tutti sembrano essere contro il file-sharing
Il web è estremamente importante. Ti da la possibilità di come rimanere in contatto con i tuoi fan e interagire con essi. Perché non regalare una canzone? E’ una questione di onestà, tanto potrebbe essere trovata gratuitamente online in ogni caso, o no? Preferisco dare ai nostri fan qualcosa da ascoltare e condividere con i loro amici, in questo modo allarghiamo la nostra cerchia di fans, che canteranno le nostre canzoni durante i nostri live shows!!!

Nella band stai suonando con tuo fratello, mentre tua sorella è un'attrice: quanto ha influenzato il songwriting essere stata un’artista cresciuta tra artisti?
Era un ambiente dove potevi trovare costantemente ispirazione, ci siamo influenzati vicendevolmente a livello creativo. Ho sempre amato il fatto di poter bussare alla porta della stanza di mio fratello o di mia sorella mostrando loro qualche mia nuova composizione.

Devo ammettere che durante i primi due/tre ascolti non ho trovato il disco così sorprendente, solo dopo svariati ascolti il mio giudizio è cambiato. Nella recensione ho indicato solo tre parole: fresco, accattivante, graffiante
Bene, grazie! Sono veramente lieta che la pensi così.

I testi sembrano essere davvero personali e proprio come "scrittori di lettere d’amore", mi puoi spiegare qualcosa in più andando maggiormente in profondità? In alcuni casi sembra che tu sia una vera combattente contro le difficoltà della vita e nello stesso tempo un incredibile romantica... non è vero?
Come faccio ad andare più a fondo……in fondo si parla di amore e già di per sé l'amore è qualcosa di profondo aha aha. Sì, esattamente, io mi sento un amante e una combattente al tempo stesso. Si rischia di ferire la persona che si ama……

Mi hanno colpito molto i testi di “Story Of My Life”, all'inizio canti "a parte tutti i sogni di quando si hanno quindici anni, la vita è davvero difficile anche se stai dicendo a tua mamma e papà che sei felice." Sei contenta ora? È stato difficile arrivare al vostro punto? Che cosa potete suggerire ad una giovane band/artista che vive situazioni come questa?
Sì ora sono felice! Era incredibilmente difficile ma non di meno divertente. Vorrei suggerire di non rinunciare mai ai propri sogni, certo possono capitare momenti in cui ci si può scoraggiare, ma devi riuscire a scrollarti tutto e guardare avanti.

Juliett, siamo allafine: ti ringrazio nuovamente per le tue gentili risposte, puoi dirci cosa dobbiamo aspettarci dalla band nel prossimo futuro?
Sei sempre il benvenuto e mille grazie! Staremo fuori tutta l'estate con il Vans Warped Tour, il disco è stato pubblicato il 22/06/10…. E un video musicale arriverà abbastanza presto!