THE DREAMS - REVOLT venerdì, 5 marzo 2010 01:14 by madseason

the dreams revolt front cover

  • Release Date: 22 February 2010
  • Etichetta: Black Pelican Entertainment
  • Produttore: Chief 1

 

  • Hans Edward Andreasen - lead vocals, guitar
  • Heini Gilstón Corfitz Andersen - guitar, background vocals
  • Eirikur Gilstón Corfitz Andersen - bass, background vocals
  • Heini Mortensen - drums, percussion

 

[voto: 4]

I The Dreams sono una band di punky alternative rock, originaria delle Isole Fær Øer, in cui si è costituita nel 2004 per poi rilocarsi in Danimarca, assieme al fido produttore Chief 1, nel 2006.

Il loro primo album, "Tazy", è una raccolta di traditional della loro terra d'origine riadattate con spirito rock, mentre il primo disco di canzoni originali è "Den Nye By", pubblicato in Danimarca nel 2008 per l'etichetta indipendente Apache e cantato interamente in danese.
Non so nulla di questi primi due lavori a parte le note biografiche che ho letto in giro, quindi mi sono accostato a questo nuovo "Revolt" con orecchie vergini e una discreta dose di curiosità.

Per sgombrare il campo da qualsiasi equivoco, vi dico subito che questa volta il cantato è in lingua inglese: scelta che si è resa obbligatoria per poter puntare ad un mercato internazionale, come è intenzione dei 4 nordici e della nuova etichetta Black Pelican, che distribuisce l'album sfruttando i canali della Sony Denmark.

Mi piace l'attitudine dei Dreams: schietta e diretta come si conviene ad una punk band, anche se alle composizioni dei "rivoltosi" non mancano influenze più variegate, una certa scaltrezza tecnico-compositiva ed una buona dose di melodia che le rende fruibili da un pubblico eterogeneo.

Il primo singolo estratto da "Revolt", "Under The Sun" è, ad esempio, un rock melodico moderno debitore del sound dei The Rasmus, con l'addizione di una cantilena africana a dare un tocco esotico al brano, mentre il secondo singolo, nonché title track dell'album, è una sparata di melodic punk rock dal buon appeal commerciale. "We Are The Murderers" è un attacco frontale che incrocia i Lostprophets con i rocker americani Luna Halo. Curiosa "Black Sheep", un'incalzante marcetta da Oktoberfest con refrain tormentone, impreziosita da un assolo tagliente. "United We Fall" ha un gran tiro ma, tutto sommato, è trascurabile. "Not Sad Forever" è uno slow con un refrain che ibrida gli Hanoi Rocks e gli HIM (curiosamente, due band finniche), mentre "The Optimist" è un brano dall'ampio respiro melodico, tosto nella non banale costruzione. "Too Late To Cry", uno scandi-rock moderno e godibilissimo, lascia velocemente il posto all'elettropunk ipnotico di "This Is Not A Lovesong", cover di un pezzo del 1983 dei P.I.L. di Johnny Rotten; a chiudere questo lavoro arriva "Insomnia Suite", un brano di oltre 7 minuti che contiene tutti gli elementi che caratterizzano il sound di "Revolt": praticamente, una summa dell'album.

I The Dreams sono la prima vera sorpresa di questo inizio di 2010 e non esito un istante a caldeggiarveli.

Tracklist di Revolt

  • 01. Revolt   3:30
  • 02. We Are The Murderers   3:27
  • 03. Under The Sun   3:51
  • 04. Black Sheep   2:57
  • 05. United We Fall   3:17
  • 06. Not Sad Forever   3:25
  • 07. The Optimist   3:37
  • 08. Too Late To Cry   3:11
  • 09. This Is Not A Lovesong   2:13
  • 10. Insomnia Suite   7:09


Discografia dei The Dreams

  • Tazy (2006 Independent Release)
  • Den Nye By (2008 Apache Records)
  • Revolt (2010 Black Pelican)


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Comments (4) -

marzo 5. 2010 13:32

urka, mi ispirano un casino, andrò ad ascoltarmi qualcosa!!!
Max

maxare

marzo 6. 2010 17:09

Ho letto con estrema curiosità la recensione... Mentre commenti i pezzi, leggo un titolo familiare: This is not a love song. E' forse una cover del famoso brano del gruppo punk Public Image Limited (PIL) o è solo una semplice omonimia? Comunque, sono proprio curiosa di ascoltarli.
Let me know!
Grazie, Mad.

francesca N.

marzo 9. 2010 15:36

brava francesca. sono andato a recuperare la "This Is Not A Lovesong" dei PIL, che non ricordavo proprio, e si, è proprio lei.
grazie per la segnalazione: la memoria è quella che è e i PIL non è che fossero esattamente uno dei miei gruppi preferiti Smile
spero non mi siano sfuggiti altri rifacimenti: ho in mano ben poco a livello bio di questo disco. nel caso, fatemi sapere!
ho aggiornato la rece.

madseason

marzo 9. 2010 19:15

Tranquillo, Mad... sicuro che ne sai più di me. This is not a love song è l'unica canzone che conosco dei PIL, gruppo che anch'io non amo ma di cui so essere nato da una costola dei Sex Pistols, altro gruppo che non ho coltivato granchè. Come dire... il punk non fa per me (unica eccezione I Clash!)
Ciao!

francesca N.