- Release Date: 25 Gennaio 2010
- Etichetta: Visible Noise - Sony BMG
- Produttore: Stuart Richardson
- Ian Watkins – lead vocals
- Lee Gaze – lead guitar
- Mike Lewis – rhythm guitar
- Jamie Oliver – synth, turntables, samples, vocals
- Stuart Richardson – bass
- Ilan Rubin – drums, percussion
[voto: 4.5]
Ed eccolo dunque l'album rock più atteso di questo primo mese degli anni '10.
Il nuovo lavoro dei Lostprophets, "The Betrayed", esce a 4 anni dal controverso "Liberation Transmission", dopo una lunga serie di rinvii dovuti a dispute con le etichette discografiche, problemi con i produttori via via coinvolti, dubbi e ripensamenti sulle tracce da inserire.
Ma adesso è qui e ce lo possiamo gustare in tutta la sua potenza e il suo vigore.
"If It Wasn't For Hate, We'd Be Dead By Now" è il canto di battaglia che apre l'album, una intro rabbiosa che non lascia dubbi sulle rinnovate intenzioni bellicose di Ian Watkins e soci; e a seguire, senza soluzione di continuità, quel gran calcio in culo che risponde al nome di "DSTRYR/DSTRYR", un pezzo aggressivo come un pitbull dopato che farà la gioia dei fan della prima ora dei gallesi. Si comincia a prender fiato con uno dei primi due singoli estratti dall'album, "It's Not The End Of The World, But I Can See It From Here", che si concede all'airplay radiofonico grazie ad una melodia furba e coinvolgente. Seguono l'altro singolo,"Where We Belong", con il suo refrain cantilenante, un brano catchy nella musica ma oscuro nel testo, e la furiosa "Next Stop, Atro City". "For He's A Jolly Good Felon" è un interessante powerpop alternativo; in "A Better Nothing" i Lostprophets rileggono alla loro ruvida maniera gli U2 di The Unforgettable Fire; il pop punk mainstream di "Streets Of Nowhere" è il gradevole capitolo successivo, mentre "Dirty Little Heart" potrebbe funzionare come terzo singolo, grazie a strofe e ritornello dalla facile presa (potevano scriverla i Calling!). E per la serie "let's save the best for last", ecco "Darkest Blue", un anthem glorioso con un chorus colossale che, con la successiva "The Light That Shines Twice As Bright..." - epica, atmosferica, deliziosa - conclude l'album col botto.
Bel disco questo "The Betrayed", una dimostrazione evidente che i Lostprophets non solo sono ancora vivi e vegeti, ma sono anche ispirati come forse non ci aspettavamo più.
Tracklist di The Betrayed
- 01. If It Wasn't For Hate, We'd Be Dead By Now 2:18
- 02. DSTRYR/DSTRYR 4:28
- 03. It's Not The End Of The World, But I Can See It From Here 4:19
- 04. Where We Belong 4:37
- 05. Next Stop, Atro City 3:01
- 06. For He's A Jolly Good Felon 4:40
- 07. A Better Nothing 4:45
- 08. Streets Of Nowhere 3:26
- 09. Dirty Little Heart 5:42
- 10. Darkest Blue 3:50
- 11. The Light That Shines Twice As Bright... 5:52
Discografia dei Lostprophets
- Thefakesoundofprogress (2000 Visible Noise - Sony Music)
- Start Something (2004 Visible Noise - Sony Music)
- Liberation Transmission (2006 Visible Noise - Sony Music)
- The Betrayed (2010 Visible Noise - Sony Music)
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