AUTOMATIC LOVELETTER - TRUTH OR DARE Wednesday, 16 June 2010 08:32 by schwarz
 

 

  • Release date: June 22, 2010
  • Label: Sony
  • Producer: Josh Abraham

 

  • Style: Alternative Rock
  • Related bands: Paramore, Pink

[voto: 4][EN]

Intro
Dopo tanta attesa ecco il debutto del quintetto dei fratelli Juliet e Tommy Simms.

Best tracks
Fade Away, Story Of My Life, Hush, The Day That Saved Us

Notes
Fresco. Accattivante. Graffiante. Questi sono i tre aggettivi che vengono in mente subito dopo aver finito di ascoltare l'album di debutto di questa band americana originaria della Florida che grazie alle qualità vocali e non di Juliet Simms ha fatto un gran parlare di sé prima della pubblicazione di "Truth Or Dare". Non vi nascondo che non ero tra quelli che si strappavano i capelli nell'attesa di sentire queste tracce ma posso assicurarvi che effettivamente per chi ha atteso il disco con trepidazione, ne è valsa la pena. A dire la verità questo prodotto avrebbe dovuto vedere la luce già nel lontano 2007 ma quando la Epic smise di supportarli lasciandoli praticamente "in mezzo ad una strada" i programmi cambiarono a tal punto che gli Automatic Loveletter virarono con decisione verso la produzione di un EP, "Revolve", per poter poi trovare un nuovo accordo discografico che è arrivato solamente l'anno scorso grazie alla Sony.
Affidatisi alle cure di Josh Abraham (Weezer, 30 Second To Mars, Velvet Revolver), eccoci di fronte a 12 smaglianti brani che riusciranno molto facilmente a conquistare il vostro cuore, dove a farla da padrone troviamo la istrionica voce della Simms che trasmette all'ascoltatore le sue più intime emozioni con un cantato mai monotono e monocorde ma sempre sentito e pieno di pathos. Stilare una lista dei brani più meritevoli è compito arduo e di difficile attuazione perchè travalicherebbe i semplici gusti personali di ognuno, non vi sono momenti di cedimento e motivi di distrazione: ballate, mid tempos, brani orecchiabili e radio friendly come l'iniziale "Heart Song"...insomma ce n'è per tutti i gusti. Signore e signori, appuntiamoci il nome...ne sentiremo parlare molto in futuro! Che il nuovo abbia inizio...

 

Band

  • Juliet Simms - vocals, rhythm guitar
  • Tommy Simms – guitars
  • Clint Fowler - Bass
  • Ryan Metcalf- Drums

 

Tracklist

  • 01. Heart Song   (4:13)
  • 02. Don't Let Me Down   (3:56)
  • 03. Fade Away   (4:17)
  • 04. Hush   (3:58)
  • 05. Story Of My Life   (4:11)
  • 06. The Day That Saved Us   (3:37)
  • 07. To Die For   (4:44)
  • 08. Let It Ride   (4:16)
  • 09. Eyes On You   (4:25)
  • 10. My Goodbye   (3:38)
  • 11. Butterflies   (4:01)
  • 12. Back To Life   (4:11)

 

Discography

  • Recover EP (2007 self-released)
  • Truth Or Dare (2010 Sony)

 

Suggested links

PAIN OF SALVATION - ROAD SALT ONE Friday, 11 June 2010 13:30 by schwarz

 

  • Release date: May 17, 2010
  • Label: Inside Out
  • Producer: Pain Of Salvation

 

  • Style: Prog Rock, Rock
  • Related bands: Faith No More, Pink Floyd, The Doors

[Voto: 2.5]

Intro
Scioccante ritorno sulle scene della band di Daniel Gildenlow.

Best tracks
Sisters, Linoleum

Notes
Per poter ascoltare questo disco è necessario fare uno sforzo. Notevole. Immaginate album come “Remedy Lane” oppure “One Hour By Concrete Lake”, ci siete? Benissimo, fate marcia indietro e pensate che non siano mai stati prodotti. Oppure pensate che i Pain Of Salvation non esistono più. O meglio, fate finta che oggi sotto il monicker PoS si celi una nuova band, la Daniel Gildenlow Band. Ecco, così va decisamente meglio. Questa premessa è doverosa prima di partire con l'ascolto di questo album che si potrebbe descrivere con tre aggettivi: rischioso, mellifluo, snervante. Scordatevi ogni trama che possa in qualche modo ricondurci a canoni progressive metal o semplicemente prog rock, il nuovo corso iniziato lentamente con Be trova qui pieno compimento spostandosi verso orizzonti blueseggianti, psichedelici passando per il classic rock anni settanta. In questo platter si sentono innumerevoli influenze quali Pink Floyd, The Doors, Steve Ray Vaughn, il tutto per un risultato assolutamente sotto ogni aspettativa, 12 brani fini a se stessi che hanno come unico risultato il desiderio dell'ascoltatore di arrivare presto alla fine, oppure quello di premere il tasto stop del proprio lettore. E lo dico con la tristezza nel cuore. Nemmeno dopo innumerevoli ascolti muta l'impressione di trovarsi di fronte ad un'involuzione senza via di uscita, un tentativo di produrre arte ma che assomiglia invece ad un'accozzaglia di idee mal assemblate e spacciate per “arte”. “Sisters” rimanda troppo apertamente a “Wuthering Heights” di Kate Bush, le dissonanze jazzate di “Sleeping Under The Stars” non hanno né capo né coda (il jazz è tutt'altra cosa), “She Likes To Hide” porta con sé tutti i clichè del rock di chiara matrice settantiana e questi sono solo alcuni esempi della scempio al quale ci si trova davanti. Fa paura pensare che a settembre verrà pubblicato la seconda parte di “Road Salt”.....

 

Band

  • Daniel Gildenlöw – Lead Vocals, Guitars
  • Johan Hallgren – Guitars, Backing vocals
  • Fredrik Hermansson - Keybords
  • Per Schelander – Bass, Backing Vocals
  • Léo Margarit – Drums

 

Tracklist

  • 01. No Way [5.26]
  • 02. She Likes to Hide [2.57]
  • 03. Sisters [6.15]
  • 04. Of Dust [2.32]
  • 05. Tell Me You Don't Know [2.42]
  • 06. Sleeping Under the Stars [3.37]
  • 07. Darkness of Mine [4.15]
  • 08. Linoleum [4.55]
  • 09. Curiosity [3.33]
  • 10. Where It Hurts [4.51]
  • 11. Road Salt [3.02]
  • 12. Innocence [7.13] 

 

Discography

  • Entropia (1997, Inside Out)
  • One Hour by the Concrete Lake (1998, Inside Out)
  • The Perfect Element Pt. I (2000, Inside Out)
  • Remedy Lane (2002, Inside Out)
  • 12:5 (2004, Inside Out)
  • BE (2005, Inside Out)
  • Scarsick (The Perfect Element Pt. II) (2007, Inside Out)
  • The Second Death of Pain of Salvation (2009, Inside Out)
  • Road Salt One (2010, Inside Out)

 

Suggested links

ALEKSANDER WITH - STILL AWAKE Monday, 7 June 2010 14:03 by schwarz
 

 

  • Release date: March 8, 2010
  • Label: Sony Music Norway

 

  • Style: Pop, Pianosinger Rock
  • Related bands: Alex Band, David Cook

[voto: 3.5]

Intro
Quando le sorprese arrivano dal profondo nord…

Best tracks
Still Awake, What's The Story, If This Is Love

Notes
Ormai sembra che il futuro del rock sia la televisione. O meglio, i talent show. Purtroppo da noi nella nostra assolata penisola abbiamo alcuni esempi assolutamente sconsolanti mentre all'estero questi programmi producono talenti. Quelli veri. Basti pensare a David Cook o al buon Daughtry, fate un paragone con la nostra Giusy Ferreri ed il piatto è servito…….Ogni Paese ha il suo talent show, la Norvegia ha il suo e nel 2006, a soli 19 anni vince questo ragazzotto dalla faccia pulita che pubblica un primo disco che lo fa conoscere al grande pubblico del suo Paese natio. Ed eccolo allora produrre un secondo album che promette davvero bene, un album che cresce ascolto dopo ascolto e che ancora non si fa certo notare per originalità. Ma il buon pop rock delle dieci tracce qui contenute vi faranno di certo gioire e rallegrare. Il trittico iniziale formato dalla title track / "What's The Story" / "Worth It" è eccezionale, il tutto sapientemente giocato sulla voce dolce del buon With senza mai "schiacciare" troppo sull'accelleratore. Le canzoni qui contenute sono sempre mid-tempo o ballate, non troviamo sfuriate modern con chitarroni elettrici che ti arrivano addosso come un bisonte imbizzarrito, e questa estrema omogeneità è un limite che "strozza" un po' questo disco. Oltre a questo la voce di With alla lunga risulta essere un po' monocorde, giocando sempre sulle stesse tonalità, frutto dell'inesperienza. Ma il risultato finale comunque risulta gradevole, "Still Awake" è un gradito ritorno che non deluderà chi è in cerca di nuove emozioni.

 

 

Band

  • Aleksander With – vocals

 

Tracklist

  • 01. Still Awake
  • 02. What's The Story
  • 03. Worth It (w/Lene Marlin)
  • 04. If This Is Love
  • 05. Honest Now
  • 06. Time Is On Our Side
  • 07. It's About Time
  • 08. Berlin
  • 09. Too Late
  • 10. My Home Is Where You Are

 

 

Discography

  • Coming Home (2006 RCA)
  • Still Awake (2010 Sony Music Norway)

 

Suggested links

 

SENT BY RAVENS - OUR GRACEFUL WORDS Friday, 4 June 2010 14:00 by schwarz

 

  • Release Date: April 20, 2010
  • Label: Tooth And Nail
  • Producer: Aaron Sprinkle

 

  • Style: Alternative Rock
  • Related bands: Emery, Dead Poetic, Jamie’s Elsewhere

[Voto: 3.5]

Intro
Dopo 2 ep autoprodotti, gli americani debuttano con un album godibile e piacevole per energia e capacità compositive.

Best tracks
An Honest Heart, I Hear Her Breathe, True Bride, New Fire

Notes
Parlare di un album di debutto di una qualsiasi band è un'operazione difficile da fare poiché molto spesso questi giovani gruppi arrivano al “fatidico passo” con moltissime aspettative, molte delle quali fondate su reali capacità compositive. Ma non sempre questo è vero. Ed allora l'ascolto diventa un vero e proprio supplizio. Nel caso dei Sent By Ravens ci troviamo di fronte ad un quintetto che ha già le idee piuttosto chiare su come deve essere il loro sound, qualità non comune. Undici i brani qui contenuti, incisi con l'aiuto di Aaron Sprinkle (The Almost, Anberlin) dietro al banco di regia e mixato da JR McNeely (Underoath, Relient K), il suono della band del South Carolina si distingue per le chitarre, ora monolitiche, ora potenti e graffianti come difficilmente si riescono a trovare oggigiorno in campo alternative, e ben sorrette da una solida sezione ritmica. Le vocals di Zach Riner possono riportare alla mente cantanti come Jon Sumrall (Kutless) ed in maniera meno evidente, TJ Harris dei Fighting Instinct/Decyfer Down, linee vocali sempre alla ricerca della melodia ma anche capaci di graffiare sfociando in screaming impressionanti e riuscendo nel difficile compito di non “standardizzare” la propria voce su un'unica tonalità ma dando prova di una duttilità impressionante. Anche a livello lirico i Sent By Raven hanno cercato di non lasciare nulla al caso, improntando i loro testi su tematiche cristiane e fa impressione ascoltare questa estrema dolcezza delle parole abbinate, a volte, ad un suono acido, stridente, acuto. Certamente “Our Graceful Words” non può essere considerato disco originalissimo ma contiene al suo interno un bellissimo esempio di come sia possibile suonare del buon alternative rock “con la testa”, un album di debutto comunque fresco e godibile dall'inizio alla fine.

 

Band

  • Zach Riner - Vocals
  • Andy O'Neal - Guitar
  • JJ Leonard - Guitar
  • Dane Anderson - Drums
  • Jon Arena - Bass


Tracklist

  • 01. New Fire
  • 02. An Honest Heart
  • 03. I Hear Her Breathe
  • 04. Beautiful List
  • 05. Trailer vs. Tornado
  • 06. Jack and Jill
  • 07. Philadelphia
  • 08. Salt and the Light
  • 09. This Awakening
  • 10. Stone Soup
  • 11. True Bride


Discography

  • Sent By Ravens (self-financed EP, 2007)
  • The Effect of Fashion and Prayer, (self-financed EP, 2008)
  • Our Graceful Words (2010)



Suggested links

THESE FOUR WALLS - DOWN FALLS AN EMPIRE Thursday, 3 June 2010 13:27 by schwarz

 

  • Release date: September 14, 2009
  • Label: Isaac Promotions/ Universal Music NZ
  • Producer: Chris Van De Greer, Andrew Buckton

 

  • Style: Alternative Rock
  • Related bands: Panic! at the Disco, Linkin Park, Evanescence

[Voto: 3.5]

Intro
Sorprendente prova per questo quartetto proveniente dalla Nuova Zelanda.

Best tracks
Sweet September, Nevergreen, Fly Home

Notes
Facciamo un quiz: quanti di voi conoscono bands provenienti dalla Nuova Zelanda? Ammetto che personalmente non ne conosco così tante e quindi trovarsi di fronte ad una band proveniente da quelle lande assolate, dove abbiamo la sensazione che il surf ed il prendere il sole (così come andare in barca a vela) sia tra le attività prevalenti, fa certamente il suo effetto. Ma trovarsi di fronte a questo debutto farà crescere il sorriso sui vostri visi stupiti, poiché il quartetto è capace di un album derivativo ma a tratti personale come pochi se ne vedono in giro. Certamente “Sweet September” e “Nevergreen” così come l'opener “One Moment In Time” sono tra i momenti salienti e maggiormente coinvolgenti dell'intero album, non a caso il singolo “Sweet...” è balzato immediatamente nella Top 40 locale rimanendoci per parecchie settimane. Solismi mai fini a se stessi, linee vocali melodiche e mai banali, una sezione ritmica quadrata che sa premere sull'accelleratore quando necessario, insomma tutte le carte in regola per un debutto con i fiocchi. Menzione particolare anche alla produzione curata da Chris Van De Greer (Stellar, Solstate, Revolver) ed  Andrew Buckton (The D4, Steriogram, Midnight Youth) è molto complessa ed ambiziosa donando il giusto risalto agli articolati arrangiamenti ed alle prestazioni dei singoli musicisti. Il lato negativo di questo cd è l'estrema lunghezza dovuto all'inserimento di alcuni brani che potremmo tranquillamente definire “riempitivi” come “Love Song” o l'aggressiva “ Lilith”, che abbassano la media di un prodotto complessivamente molto buono per essere un vero e proprio debutto ma il tempo è dalla loro parte, questo è solo l'inizio.....

 

Band

  • Steve Gibb – lead vocals, guitar
  • Gray Vickers – lead guitar
  • Chris Treeby – bass guitar
  • Brad Vickers - drums


Tracklist

  • 01. One Moment In Time
  • 02. Sweet Semptember
  • 03. Lay It Out
  • 04. Nevergreen
  • 05. Walk Away
  • 06. Matter Of Opinion
  • 07. We Are The End
  • 08. Love Song
  • 09. Fly Home
  • 10. Lilith
  • 11. Under The Shadow
  • 12. To The Loved & The Lost


Discography

  • These Four Walls (EP, 2007)
  • Under The Shadows (Single, 2008)
  • Fly Home (Single, 2008)
  • Down Falls An Empire (2009 Universal Music NZ)



Suggested links

APRIL DIVINE - REDEMPTION Friday, 28 May 2010 14:35 by schwarz

 

  • Release date: May 19, 2010
  • Label: Supernova Records/Bonnier Amigo Music Group.
  • Producer: Rick Beato, Tobias Lindell

 

  • Style: Modern Rock
  • Related bands: Submersed, Shinedown, Three Days Grace

[Voto:4]

Intro
How to can play good modern rock without being American.

Best tracks
#1, Redemption, Alibi, Water and Wine

Notes
If you did not enjoyed their debut in 2007, do not be afraid: come closer to this new "Redemption" and rejoice at being faced to a very good record of healthy and honest modern rock!
Okay, the purists of the genre might argue that there is nothing new here, it's true. You are right. But what the Swedish quartet offers to us is fresh, electrifying, exciting. Recorded mostly in the USA under the aegis of Rick Beato (Shinedown, Submersed) and partly (three songs) in native Sweden with Tobias Lindell (Europe, Mustasch), we find 11 tracks that run away fast and make you want to play again the disc from the beginning as soon as "3 Drops" ends.
One of the strongest point of the quartet is Jocke Astrom's voice, never monotonous and always ready to find the melody that can quickly be imprinted, a sound that has a point of reference bands like Shinedown and Three Days Grace.
Try listening to the opening "# 1", so aggressive that it seems like a straight punch in the stomach but, at the same time, with a melody that you will sing in the shower and that will "bounce" in your head for quite a while, without counting the "classical" touch of the piano in the semi-ballad "Redemption," a real surprise!
And this is just a taste of what this album has to offer, find out the rest by yourself ... highly recommended to all the lovers of modern rock!



Band

  • Jocke (Joakim) Åström - guitar, vocals
  • Johnny Johansson - guitar
  • Peter Uvén - bass
  • Per Karlsson - drums
  • Clint Lowery (Sevendust): guest vocals on "3 Drops"



Tracklist

  • 01. #1 (no. One)
  • 02. Ordinary Insanity
  • 03. Water & Wine
  • 04. Redemption
  • 05. Faced Down
  • 06. Tonight
  • 07. Kiss From A Rose
  • 08. Copycat
  • 09. Seven Seals
  • 10. Alibi
  • 11. 3 Drops


Discography

  • Chapter One (2007 Ninetone/Universal)
  • Redemption (2010 Supernova Records)



Suggested links

APRIL DIVINE - REDEMPTION Friday, 28 May 2010 14:10 by schwarz

 

  • Release date: May 19, 2010
  • Label: Supernova Records/Bonnier Amigo Music Group.
  • Producer: Rick Beato, Tobias Lindell

 

  • Style: Modern Rock
  • Related bands: Submersed, Shinedown, Three Days Grace

[Voto:4][EN]

Intro
Come riuscire a suonare del buon modern rock senza avere il passaporto americano.

Best tracks
#1, Redemption, Alibi, Water and Wine

Notes
Se non avete apprezzato il loro debutto del 2007, non abbiate paura: avvicinatevi a questo nuovo “Redemption” e gioite nel trovarvi di fronte ad un buonissimo disco di sano ed onesto modern rock! D'accordo, i puristi del genere potrebbero benissimo obiettare che qui non c'è niente di nuovo, è vero. Avete ragione. Ma quello che il quartetto svedese ci propone è fresco, elettrizzante, entusiasmante. Registrato per gran parte negli USA sotto l'egida di Rick Beato (Shinedown, Submersed) e parte (tre brani) nella natia Svezia con Tobias Lindell (Europe, Mustasch), troviamo 11 brani che scorrono via veloci e che ti fanno venire voglia di riascoltare il disco dall'inizio non appena terminano le note di “3 Drops”. Uno dei punti di forza del quartetto è la voce di Jocke Astrom, mai monocorde e sempre pronta a cercare la melodia che possa stamparsi velocemente in testa, per un sound che ha come punto di riferimento bands come Shinedown e Three Days Grace. Provate ad ascoltare l'iniziale “#1”, aggressiva a tal punto che sembra un pugno diretto nello stomaco, ma con una melodia che canticchierete sotto la doccia e che vi “rimbalzerà” nella testa per un bel po', senza poi contare il tocco "classicheggiante" del piano nella semi-ballad “Redemption”, una vera e propria sorpresa! E questo è solamente un assaggio di quello che questo album ha da offrirvi, il resto scopritelo da soli...caldamente consigliato a tutti gli amanti del modern rock!


Band

  • Jocke (Joakim) Åström - guitar, vocals
  • Johnny Johansson - guitar
  • Peter Uvén - bass
  • Per Karlsson - drums
  • Clint Lowery (Sevendust): guest vocals on "3 Drops"



Tracklist

  • 01. #1 (no. One)
  • 02. Ordinary Insanity
  • 03. Water & Wine
  • 04. Redemption
  • 05. Faced Down
  • 06. Tonight
  • 07. Kiss From A Rose
  • 08. Copycat
  • 09. Seven Seals
  • 10. Alibi
  • 11. 3 Drops


Discography

  • Chapter One (2007 Ninetone/Universal)
  • Redemption (2010 Supernova Records)



Suggested links

DEAD LETTER CIRCUS - THIS IS THE WARNING Tuesday, 25 May 2010 15:07 by schwarz

 

  • Release date: May 14, 2010
  • Label: Warner Bros.
  • Producer: Forrester Savell

 

  • Style: Alternative Rock, Progressive Rock
  • Related bands: Karnivool, Tool

[voto: 4]

Intro
Elettrizzante album di debutto per questa giovanissima band australiana

Best tracks
One Step, Space On The Wall

Notes
Questo quartetto australiano arriva al debutto con "This Is The Warning" dopo ben 2 Ep e svariati tour in lungo ed in largo per l'Australia di supporto a Judas Priest, Cog, Karnivool, The Butterfly Effect, Chevelle ed Helmet, grazie ai quali riescono a destare l'interesse della major Warner. Forti di un buon seguito in patria i Dead Letter Circus entrano in studio e producono un album dal songwriting d'alto livello, tutt'altro da band alle prime armi. “Here We Divide” mette subito in chiaro la proposta dei Dead Letter Circus, irrompendo con un mostruoso suono di chitarra e con la voce del bravissimo Kim Benzie, che dimostra un range vocale abbastanza ampio riuscendo a rendere uniche le tracce dell'album facendole suonare una diversa dall'altra. La band stupisce per un sound sullo stile dei vari Tool, Karnivool e The Mars Volta, un alternative rock che non cerca di seguire strade ampiamente battute da miriadi di alternative bands, “tingendo” il proprio sound con alcune tinte dal sapore progressive rock che rende la proposta interessante dall'inizio alla fine. Da sottolineare il lavoro intenso e mai banale di una sezione ritmica che è il vero cuore pulsante della band. Non troverete virtuosismi esasperati oppure trame intricate a condire i dodici brani di questo debutto, anche se non tutte 12 le tracce fanno gridare al miracolo (come ad esempio Cage e The Drum). "This Is The Warning" è in definitiva un buonissimo debut-album che fa presagire un buon futuro al quartetto australiano. E se il buon giorno si vede dal mattino...

Band

  • Kim Benzie – Vocals
  • Rob Maric – Guitar
  • Stewart Hill - Bass
  • Luke Williams - Drums


Tracklist

  • 01. Here We Divide  5:07
  • 02. One Step  3:29
  • 03. Big  3:42
  • 04. The Space On The Wall  3:57
  • 05. This Long Hour  4:28
  • 06. Cage  4:45
  • 07. Reaction  3:45
  • 08. The Drum  6:16
  • 09. The Design  5:46
  • 10. Next In Line  3:23
  • 11. Walk  4:11
  • 12. This Is The Warning  4:46


Discography

  • Dead Letter Circus (EP 2007, MGM Distribution)
  • Next In Line (EP 2008, MGM Distribution)
  • This Is The Warning (2010, Warner) 



Suggested links