COLDPLAY - VIVA LA VIDA lunedì, 12 aprile 2010 21:47 by francesca

coldplay viva la vida

  • Album: Viva La Vida or Death And All His Friends
  • Release date: 13 Giugno 2008
  • Etichetta: Parlophone
  • Produttore: Coldplay, Brian Eno e Markus Dravs

 

  • "Viva la Vida" written by Coldplay (Chris Martin, Jonny Buckland, Guy Berryman and Will Champion)

 

 

 

La quinta scatola cinese risuona più che mai di sonorità britanniche, a molti di noi più che familiari: sono quelle del brano omonimo tratto da Viva la Vida or Death and All His Friends, dei Coldplay, quarto album coronato nel 2008 da un successo mondiale. L'intero lavoro, ancora prima di incantare l'orecchio dei fan, incuriosisce l'occhio, visto che la cover riproduce un famoso dipinto del pittore francese Eugène Delacroix, "La libertà che guida il popolo", realizzato nel 1830. Allo stesso modo il titolo dell'album si ispira a quello di un altro dipinto, stavolta più recente, della pittrice messicana Frida Khalo. Ma al di là del facile richiamo ai principi libertari di democrazia e uguaglianza, il perché di questa doppia scelta è motivata, spiegherà la band, da una quanto mai maturata esigenza di evoluzione. Il capolavoro di Delacroix, è infatti simbolicamente profanato da un bianco graffito: la scritta Viva la vida, quasi a voler significare l'intento rivoluzionario del cambiamento verso una sperimentazione e una libertà creativa non ancora provate.

"Viva la vida" è la seconda traccia estratta ufficialmente da questo quarto lp sul quale Chris Martin e compagni iniziarono a lavorare immediatamente dopo aver promosso il precedente album. Un lavoro spesso notturno, alimentato dall'adrenalina post performance dei concerti del tour di X&Y e arricchito dalla collaborazione di mostri sacri come Brian Eno. 

Viva la vida è un'eloquente metafora del potere e della sua precarietà. I versi tracciano infatti la parabola discendente di un leader ormai al tramonto, intento a riflettere sulla caducità del successo e sulla facile corruttibilità della natura umana. Il brano ha una straordinaria forza evocativa che si avverte lungo l'intero testo: così come le chiavi, i dadi e il castello sono simboli inequivocabili del potere, i pilastri di sale e sabbia ne sottolineano la fragilità; e quella stessa folla che un tempo acclamava il suo re: "the old king is dead, long live the king!", ora ne chiede la testa su un piatto d'argento: "Revolutionaries wait for my head on a silver plate". Quale consapevolezza guida il ragionamento del monarca al tramonto? Da una parte, il non sapersi spiegare perché il potere logori l'animo umano, dall'altra, l'amara certezza che le porte del Paradiso non gli verranno mai aperte: "I know Saint Peter won't call my name". Decisamente di supporto al testo, la seconda versione del video in cui un Chris Martin in abiti regali, ormai solo e reietto, si aggira per le strade portando con sé il quadro di Delacroix, simbolo della sua sconfitta.

Buon riascolto.

 

VIVA LA VIDA

Un tempo governavo il mondo
I mari si sollevavano quando davo ordini
Ora al mattino dormo solo
E pulisco le strade che allora erano mie

Lanciavo i dadi
Leggevo la paura negli occhi del nemico
Ascoltavo la folla cantare:
"ora che il vecchio re è morto, lunga vita al re!"

In un attimo la chiave fu mia
Ma l'attimo dopo ero già fuori dalle mura
E scoprii che il mio castello si erge
Su pilastri di sale e sabbia

Sento lo squillo delle campane di Gerusalemme
Il canto dei cori della cavalleria romana
Siate il mio specchio, la mia spada e il mio scudo
I miei missionari su terra straniera
Per una ragione che non so spiegarmi
Una volta dentro, mai proferii parola sincera
Questo fu quando dominavo il mondo

Ci fu un vento folle e malvagio
Che soffiando buttò giù le porte per farmi entrare
Finestre infrante e il rumore dei tamburi
E la gente non poté credere a ciò che ero diventato

I rivoluzionari aspettano
Di vedere la mia testa su un piatto d'argento
Come un fantoccio appeso solo ad un filo
Oh, chi mai vorrebbe essere re?

Sento lo squillo delle campane di Gerusalemme
Il canto dei cori della cavalleria romana
Siate il mio specchio, la mia spada e il mio scudo
I miei missionari su terra straniera
Per una qualche ragione che non so spiegarmi
So che San Pietro non chiamerà il mio nome
Una volta dentro, mai, mai, proferii parola sincera
Ma questo successe quando dominavo il mondo
Mai una parola sincera
Ma questo successe quando dominavo il mondo

traduzione by Francesca N.

Note:

Frida Kahlo

Viva la Vida, 1954

 

 

 

 

 

 

 

 

 

MUSE - THE RESISTANCE venerdì, 22 gennaio 2010 18:10 by francesca

 

muse the resistance front cover

  • Release Date: 15 Settembre 2009
  • Etichetta: Warner Bros

 

 

 

 

 

 

Ecco un album interamente dedicato ad un romanzo: The Resistance, l’ultima fatica dei Muse, uscito lo scorso settembre, strizza l’occhio al rock sinfonico con undici tracce molto interessanti. I brani fanno infatti rivivere la storia claustrofobica di Winston Smith, protagonista di 1984, di George Orwell. Il romanzo, scritto nel 1948 e pubblicato l’anno successivo, profetizza un futuro non tanto lontano da quello dell’autore, in cui l’umanità è costantemente monitorata dal “Grande Fratello”, il sistema politico il cui occhio mediatico governa il mondo diviso in tre blocchi: Oceania, Eurasia ed Estasia. In 1984 la realtà orwelliana, autentica distopia, è lo specchio dei regimi totalitari protagonisti della storia politica del XX secolo: un’ampia parabola che abbraccia le origini delle dittature europee, la II Guerra Mondiale e la Guerra Fredda. L’autore immagina uno scenario futurista dominato dalle macchine, strumento potente nelle mani di pochi, in cui tutto è possibile tranne pensare. L’individuo è così totalmente disumanizzato, indotto ad una innaturale apatia dove sentimenti, pulsioni e ricordi sono repressi, mentre le relazioni tra i due sessi sono finalizzate alla sola perpetuazione della specie.
United States of Eurasia, Exogenesis, Uprising, The Resistance, sono al tempo stesso autentici inni alla rivolta contro ogni forma di asservimento psicologico delle masse e messaggio di speranza di riscatto del genere umano: Ricominciamo (…) E’ la nostra ultima possibilità di perdonarci, recitano i versi di Exogenesis.
Stavolta dalla scatola cinese spuntano fuori ben due canzoni quelle che, a nostro avviso, sono tra le più rappresentative e anche le più ascoltate: l’urlo di battaglia di Upsiring e The Resistance, inequivocabile richiamo alla storia d’amore clandestina tra Winston e Julia, che il brano sorprende intenti a bisbigliare il loro amore, drammaticamente divisi tra il terrore di essere scoperti e l’impulso alla fuga.
Riascoltiamo allora le canzoni con una raccomandazione: non pensiate di soddisfare il vostro voyeurismo leggendo 1984, il Grande Padre di tutti i Grande Fratello televisivi, frontiera ormai sorpassata della real tv dell’ultimo decennio, stavolta guarderà voi!

 

LA RIVOLTA
 
La paranoia dilaga,
Le trasmissioni radio riprenderanno
Cerco di vender droga
Per offuscare le nostre menti, nella speranza
Che mai vedremo la verità attorno a noi
Quindi, forza!

Un'altra promessa, un'altra scena, un'altra...
Una menzogna ben confezionata per solleticare la nostra avidità
E tutte quelle fasce verdi attorno alle nostre menti
E un interminabile nastro rosso per confinare la verità
Quindi, forza!

Non ci costringeranno
Smetteranno di umiliarci
Non ci controlleranno
E saremo vittoriosi

Controllo intercambiabile del pensiero
Giungi, lascia che la rivoluzione chieda il suo pedaggio,  se potessi
Schiacciare il pulsante e aprire il tuo terzo occhio, vedresti che
Morire non dovrebbe mai farci paura
Quindi, forza!

Sollevatevi e riprendetevi il potere, è tempo che
I porci crepino di cuore, sapete che
Il loro tempo sta giungendo alla fine
Dobbiamo unirci e guardar issare la nostra bandiera
Quindi, forza!

Non ci costringeranno
Smetteranno di umiliarci
Non ci controlleranno
E saremo vittoriosi

Non ci costringeranno
Smetteranno di umiliarci
Non ci controlleranno
E saremo vittoriosi

 

LA RESISTENZA

Il tuo segreto è al sicuro stanotte?
E siamo ben nascosti?
O il nostro mondo andrà a rotoli?

Scoveranno il nostro nascondiglio?
E' questo il nostro ultimo abbraccio?
O le mura son destinate a crollare?

(Forse sarà sbagliato, sarà sbagliato)
Ma sarebbe dovuto essere legittimo
(Forse sarà sbagliato, sarà sbagliato)
Ma sarebbe dovuto essere giusto
Accendiamo i nostri cuori
(Forse sarà sbagliato, sarà sbagliato)
Ci stiamo scavando la fossa?
(Forse sarà sbagliato, sarà sbagliato)
Tutto ciò ci sta sfuggendo di mano.

(Forse sarà sbagliato, sarà sbagliato)
Non potrà mai durare
(Forse sarà sbagliato, sarà sbagliato)
Dobbiamo cancellare tutto e subito
(Forse sarà sbagliato, sarà sbagliato)
Ma sarebbe potuto essere giusto
(Forse sarà sbagliato, sarà sbagliato)

L'amore è la nostra resistenza!
Ci tengono divisi e non smetteranno di avvilirci
Abbracciami, le nostre labbra sigillate in eterno

Se viviamo la nostra vita nella paura
Mille anni aspetterò
Solo per vederti sorridere di nuovo

Soffoca le tue preghiere per l'amore e la pace
O sveglierai la psicopolizia
Possiamo celare la verità dentro di noi

(Forse sarà sbagliato, sarà sbagliato)
Ma sarebbe dovuto essere legittimo
(Forse sarà sbagliato, sarà sbagliato)
Ma sarebbe dovuto essere giusto
Accendiamo i nostri cuori
(Forse sarà sbagliato, sarà sbagliato)
Ci stiamo scavando la fossa?
(Forse sarà sbagliato, sarà sbagliato)
Tutto ciò è fuori controllo.

(Forse sarà sbagliato, sarà sbagliato)
Non potrà mai durare
(Forse sarà sbagliato, sarà sbagliato)
Dobbiamo cancellare tutto e subito
(Forse sarà sbagliato, sarà sbagliato)
Ma sarebbe potuto essere giusto
(Forse sarà sbagliato, sarà sbagliato)

L'amore è la nostra resistenza!
Ci tengono divisi e non smetteranno di avvilirci
Abbracciami, le nostre labbra sigillate in eterno

La notte è giunta al termine
Non possiamo fingere
Dobbiamo correre
Dobbiamo correre
E' tempo di correre

Portaci via da qui
Proteggici dal male che verrà
Resistenza!

 

traduzione by Francesca N.

 

                 

 

Versioni cinematografiche e film d’ispirazione:

  • "Fahrenheit 451" (1966), regia di François Truffaut, con Oskar Verner e Julie Christie.
  • "1984" (1984), regia di Michael Radford, con John Hurt e Richard Burton.
  • "Brazil" (1985) regia di Terry Gilliam, con Sam Lowry e Robert De Niro.
  • "Equilibrium" (2002), regia di Kurt Wimmer, con Christian Bale.

 

Note:


Eric Arthur Blair, alias George Orwell
(1903  Motihari, India-  1950 Londra)                                          

Romanzo d'esordio: Down And Out In Paris And London.

 

 

 

 

 

 

 

 

Nineteen Eighty-Four
London: Secker & Warburg, 1949 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

MARILLION - GRENDEL martedì, 24 novembre 2009 18:18 by francesca

Marillion - Market Square Heroes

  • Etichetta: EMI
  • Release Date: 25 Ottobre 1982
  • Produttore: David Hitchcock

 

 

 

 

 

 

A voler scegliere un aggettivo calzante definiremmo i Marillion leggendari, soprattutto per il loro tributo alla letteratura inglese e ai miti di matrice nordica. Grendel, brano storico scritto dall'ex cantante Fish, trae spunto dall'omonimo romanzo dello scrittore statunitense John Gardner (1939-1982), a sua volta ispirato al poema epico in antico inglese Beowulf (Sec.VIII?). Fish resta affascinato dalla poetica gardneriana dell'overturning, cioè del ribaltamento di prospettiva da cui si narra la leggendaria lotta tra il mostro Grendel e l'eroe scandinavo Beowulf.

Dai versi della canzone emerge un essere agghiacciante e assetato di sangue a cui si oppone tutta una collettività che rispecchia in modo eloquente tutta la mediocrità del genere umano. "Perché mai dovrei provare pietà quando uccidete i vostri simili senza vergogna?". Come non dare ragione a Grendel? L'esortazione conclusiva del mostro, che piega gli uomini alla sua giustizia, chiude il brano prospettando un finale cruento. 
Così, vedere con gli occhi della mitica creatura apre alla band nuovi scenari cui essa dà forma e consistenza anche grazie all'apparente truculenta teatralità di Fish che, durante i celebri concerti dei primi anni Ottanta, si presenta al pubblico col capo coperto da un elmo ad impersonare il mostro intento a sgozzare la vittima (scelta tra il pubblico).
Forse vi sorprenderà sapere che quell’elmo (probabile copia di un reperto archeologico rinvenuto a Sutton Hoo, Suffolk, e risalente al VII secolo d.C.) per qualche tempo è appartenuto ad un fan milanese che nel 1998 se lo aggiudicò per due milioni di lire! Di recente l'elmo e' tornato in Scozia da Fish che pare voglia usarlo per raccogliere fondi destinati ad iniziative benefiche.

Grendel, brano mai incluso in un album da studio ma side b del loro primo singolo Market Square Heroes, è stata da tempo riposta nel cassetto. Solo in occasione di qualche concerto si son sentite riecheggiare le sue prime note, il tutto per pochi secondi… quanto bastava a solleticare la nostalgia dei fan più datati.

 

GRENDEL

I. La supplica di Heorot e il risveglio di Grendel


I soli di mezzanotte si congedano dalle brughiere, in ritiro dall'imminente crepuscolo
Nell'eco della montagna le campane del coprifuoco annunciano la fine del lavoro
Ripongono la loro fede su porte di quercia, rintanati al lume di candela
E il panico serpeggia sulle strade macchiate di sangue mentre Grendel bracca la notte
 
Colui che cammina ai confini della terra è in cerca delle sue prede
Preparate le pire funerarie
I versi del cantore non sanno più fugare la paura
Dai loro occhi, i loro occhi
 
Figure di legno, i re pagani, scrutano invano il mare
Invocando aiuto alle nebbie dell'oceano e al salvatore nato dai sogni
Ora sanno che le loro vite sono il pegno, piegano i loro capi per l'umiliazione
Non possono affrontare la folla tremante che sussulta al nome di Grendel
 
Colui che cammina ai confini della terra è in cerca delle sue prede
Preparate le pire funerarie
I versi del cantore non sanno più fugare la paura
Dai loro occhi, i loro occhi
 
Mentre Grendel lascia il suo rifugio tra i muschi al di sotto della palude
Lungo il sentiero della foresta girovaga alla volta della splendente reggia di Hrothgar
Sa che la vittoria è garantita,i suoi poteri ne daranno prova
I suoi artigli faranno stillare sangue quando i raggi della luna inseguiranno il cielo
 
Colui che cammina ai confini della terra è in cerca delle sue prede
Preparate le pire funerarie
I versi del cantore non sanno più fugare la paura
Dai loro occhi, i loro occhi
 
II. Il viaggio di Grendel

Veli serici si stendono sul suo sentiero di impronte roride
Gli abitanti delle terre crepuscolari umilmente gli aprono il passo
Il figlio bastardo di Madre Natura, ripudiato dai boschi e dalle acque
Straniero in terra straniera, cerca conforto nei sogni
Le menzogne del bardo dalla lingua avvelenata malignano con un'arpa beffarda
La sua innocenza, come una seducente regina, offende il suo gelido cuore
 
III. Il furtivo sulla soglia
 
I cani raggelano in silenzio come stregati dall'incantesimo del rettile
Un'essenza sulfurea pervade la piccola valle erbosa
Heorot lo attende come l'agnello il coltello del carnefice
I cieli stellati ignorano perfino i pianti degli infanti
Le urla sono musica per lui, il fulmine la sua guida
Mentre viola la notte, la morte gli è al fianco
Si sollevano nel terrore canti monotoni, liberi tra le assi di quercia
Fiamme tremolanti profilano la terribile scena
I guerrieri avanzano preparandosi allo scontro col mostruoso nemico
Inutile il loro sacrificio, come peraltro già sanno i loro cuori 
 
La delusione di eroi coi piedi già nella fossa
Il furtivo sulla soglia  non si cura dell'impavido, non si cura dell'impavido
Così credevate che i vostri chiavistelli e le vostre serrature mi avrebbero tenuto fuori?
Avreste dovuto saperlo, dopo tutto questo tempo
Pagherete col sangue per la vostra crudele maldicenza
Voi, con quella ripugnante pelle pallida e quei putridi occhi azzurri
Perché mai dovrei provare pietà quando uccidete i vostri simili senza vergogna?
Dio è dalla mia parte, è certo quanto l'inferno, non avrò colpa
Non avrò colpa, non avrò colpa
 
Quindi, dite di credere totalmente nelle leggi di Madre Natura
Bramate ricchezze con lame affilate
Oh, quando i vostri tesori sono accumulati e i vostri nemici lasciati a decomporsi
Pregate con mani insanguinate al cospetto dei vostri dèi pagani
Allora cercate di mettere la lama dell'assassino nella mia mano
Pretendete giustizia e distorcete la verità
Beh, la misura è colma. Basta con i vostri discorsetti
Accogliete la punizione. Porgete le vostre gole ai miei artigli giusti
E lasciate scorrere il sangue, lasciate che scorra, che scorra...

by Francesca N.


Note letterarie:

  • John Champlin Gardner, Grendel, Alfred A. Knopf (USA) & Gollancz (UK), 1971
  • Traduzione italiana: John Gardner, L’orco [Grendel], Torino, Einaudi, 1991

 

Versioni cinematografiche:

  • Beowulf (1999), regia di Graham Baker, con Christopher Lambert.
  • Beowulf and Grendel ( 2005), regia di Sturla Gunnarsson
  • Beowulf (2007), regia di Robert Zemeckis.

 

Links:

 

Fish - Grendel

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

KATE BUSH - WUTHERING HEIGHTS domenica, 1 novembre 2009 10:38 by francesca

kate bush the kick inside front cover

  • Release Date: 17 Febbraio 1978
  • Etichetta: EMI
  • Produttore: David Gilmour

 

 

 

 

 

 

Heathcliff, it's me - Cathy, Come home/ I'm so cold/ let me in... così cantava Kate Bush alla fine degli anni '70 nella celebre Wuthering Heights. Chi è prossimo agli "anta", o chi ormai ne ha varcato la soglia, ricorderà forse le note di questa canzone. Ma chi è Catherine? Chi Heathcliff? E cosa vuol dire il titolo? Per qualcuno è più facile ricordarlo nella traduzione italiana di Cime Tempestose, con cui peraltro si traduce anche il titolo del famoso romanzo cui si ispira. Ma chi ha amato questo brano e non ha avuto il piacere di studiare la lingua e la letteratura inglese, si sarà forse domandato cosa mai dicesse Kate Bush.

Wuthering Heights è l'unico romanzo della scrittrice inglese Emily Brontë (1818-1848). L'opera pubblicata nel 1847 è la storia di un amore tormentato, sofferto, brutale e passionale, perciò per molti aspetti romantico nel senso più letterario del termine (nonostante esso veda la luce in piena epoca vittoriana). Significativa la scelta dell'aggettivo wuthering derivante dalla parola dialettale di origine scozzese whither, che rimanda al concetto di tempesta, di turbolenza. Non è un caso infatti che Wuthering Heights, luogo in cui si svolgono le vicende e nome della tenuta dei protagonisti, sia posto sulla sommità di alture battute da venti e piogge incessanti. Le atmosfere climatiche brumose, così dense e foriere di eventi tragici, diventano metafora romantica del tumulto interiore dei due amanti, Heathcliff e Catherine, del loro amore devastante che corrode la vita e che conduce alla morte ma che, al contempo, sopravvive in una dimensione ultraterrena.

Se mai vi pungesse vaghezza di leggere il libro, vi accorgerete che la canzone non è una semplice citazione ma un'autentica trasposizione lirica delle pagine del romanzo, un significativo specchio del suo climax mirabilmente concentrato in pochi versi. Scoprirete perché Catherine chiama Heathcliff, perché ha tanto freddo e perché chiede di entrare... Se, invece, non amate la lettura, beh, lasciatevi almeno incantare dalle note della canzone che, lanciata come singolo d'esordio nel 1978, decretò il successo internazionale di una Kate Bush appena diciannovenne.

 

CIME TEMPESTOSE

Kate Bush

 

Fuori, nelle brughiere umide e ventose
Ci lasciavamo rotolare e cadere sull'erba.
Come la mia gelosia
Troppo collerico il tuo temperamento, Troppo avido...
Come hai potuto abbandonarmi
Quando avevo bisogno di averti?
Ti odiavo. E, pure, ti amavo.
Brutti sogni nella notte
Mi dissero che avrei presto perso la battaglia
Che avrei detto addio alle mie (tempestose, tempestose)
Cime Tempestose

Heathcliff, sono io,Cathy.
Sono tornata. Ho tanto freddo!
Fammi entrare dalla tua finestra.

Heathcliff, sono io,Cathy.
Sono tornata. Ho tanto freddo!
Fammi entrare dalla tua finestra.

Oh, diventa buio e solitario, qui,
Da questa parte, distante da te
Mi struggo molto e vedo che il destino
Naufraga, senza di te
Sto tornando, amore.
Crudele Heathcliff, mio unico sogno,
Mio unico padrone.
A lungo ho vagato nella notte
Sto tornando al suo fianco, sto tornando per risolvere le cose.
Sto tornando a casa, a (tempestose, tempestose)
Cime Tempestose
Heathcliff, sono io,Cathy.
Sono tornata. Ho tanto freddo!
Fammi entrare dalla tua finestra.


Heathcliff, sono io,Cathy.
Sono tornata...
Oh! Fammela avere.
Lasciami afferrare la tua anima
Oh! Fammela avere.
Lascia che strappi via la tua anima.
Sai che sono io, Cathy!

Heathcliff, sono io,Cathy.
Sono tornata. ..
Heathcliff, sono io,Cathy.
Sono tornata. ..

by Francesca N.

 

                                                                             

Note:

Emily Brontë

Emily Brontë nasce il 30 luglio 1818 a Thornton (Yorkshire, UK) e muore il 19 dicembre 1848.

Esordio letterario:

Poems, raccolta di poesie delle sorelle Emily, Anne e Charlotte Brontë, pubblicata nel 1846.

Edizioni del romanzo consigliate:

  • E. Brontë, Cime Tempestose, Collana "I grandi libri Garzanti", Ed. Garzanti Libri 2008, 26° ed.
  • E. Brontë, Wuthering Heights, Giunti Classics, Giunti Gruppo Editoriale, 2002 (6ª ristampa 2006).

 

 

 

kate bush

Kate Bush nasce a Erith (Kent, UK) il 30 luglio 1958.

Album d'esordio:

The Kick Inside (1978).

Video:

Link utili:

 

 

 

Versioni cinematografiche di Wuthering Heights:

  • 1939, regia di  William Wyler, con  Laurence Olivier.
  • 1953 (titolo originale: Abismos de pasión), regia di Luis Buñuel.
  • 1970, regia di Robert Fuest.
  • 1992 (Titolo originale: Emily Brontë's Wuthering Heights), regia di  Peter Kosminsky, con Juliette Binoche e  Ralph Fiennes.
  • 2010, regia di Peter Webber, con Ed Westwick.