- Release Date: 1 Febbraio 2010
- Etichetta: Cooking Vinyl Records
- Produttore: Gavin Monaghan
- Simon Fowler - vocals
- Steve Cradock - guitar
- Andy Bennett - guitar
- Dan Sealey - bass
- Oscar Harrison - drums
[voto:3.5]
Tornano i veterani del britpop Ocean Colour Scene, ormai alla nona prova in studio, a 18 anni (!) di distanza dal loro disco d'esordio e a 14 da quel "Moseley Shoals" che li ha proiettati al top delle chart d'oltremanica, rendendoli una delle band più influenti ed amate del panorama pop-rock inglese della metà degli anni novanta, in compagnia di Oasis, Blur, Suede, Elastica e Supergrass.
Dopo il grande successo del successivo "Marchin' Already" (quasi due milioni di copie nel solo Regno Unito), per gli OCS è cominciata una lenta ma inevitabile discesa, il cui picco è rappresentato dal penultimo studio album di tre anni fa, "On The Leyline": solo una settimana in classifica nella "UK Album Charts" ad un poco onorevole 37° posto, snobbato dalla critica e dal pubblico modaiolo che tanto aveva contribuito al successo degli OCS quando il loro sound era "in".
A onor del vero, la band di Simon Fowler aveva ormai perso da anni gran parte dello smalto degli heydays, tanto che anche lo zoccolo duro dei fans cominciava a veder vacillare la propria fede.
Fede che potrebbe essere rinsaldata proprio da questa nuova prova in studio: "Saturday" infatti è un disco vivo, brillante, che guarda al passato degli Ocean senza nostalgia, proponendo anthem da arena, ballate appassionate e poprockers divertenti, con un suono fresco, seppur classico.
Il rock alla Dire Straits di "100 Floors Of Perception" apre l'album in maniera inconsueta per Fowler & co., ma è con le successive "Mrs Maylie" e "Saturday" che i britannici ci ricordano chi sono e ci spiegano perchè valga la pena dar loro ancora una chance: il powerpop che odora di Cheap Trick lontano un miglio della prima e il britpop energico e trascinante della seconda sono una goduria per le orecchie.
Lo slow "Just A Little Bit Of Love" e la cadenzata "Old Pair Of Jeans" - quest'ultima con un gradevole tocco western - rallentano un po' il ritmo dell'album, che riprende con il rock tradizionale arricchito da cori gospel di "Sing Children Sing".
Nuovo pitstop con il lamento della drammatica "Harry Kidnap", mentre con "Magic Carpet Days" il pop dei sixties irrompe con tutta la sua frivolezza. La meditata "The Word" è sostenuta dal lavoro degli strumenti acustici che vengono riproposti anche nella lenta "Village Life", che ci sorprende con i suoi echi pinkfloydiani.
In "Postal" il poprock degli OSC si fa noisy senza infastidire, mentre "What's Mine Is Yours" ha scritto "Beatles" in fronte a caratteri cubitali. "Fell In Love On The Street Again", una delicata ballad guidata dal pianoforte, un filo stucchevole, a onor del vero, ci conduce all'episodio conclusivo del disco: "Rockfield", un brano anthemico, incalzante, che dimostrerà il suo pieno valore nella dimensione live.
Concludendo: "Saturday" non è un album epocale, ma scommetto che gli Oasis darebbero un rene per riuscire a riproporsi a questi livelli.
Tracklist di Saturday
- 01. 100 Floors Of Perception 3:10
- 02. Mrs Maylie 3:14
- 03. Saturday 3:25
- 04. Just A Little Bit Of Love 2:58
- 05. Old Pair Of Jeans 3:16
- 06. Sing Children Sing 3:42
- 07. Harry Kidnap 3:58
- 08. Magic Carpet Days 3:14
- 09. The Word 3:09
- 10. Village Life 3:27
- 11. Postal 2:07
- 12. What's Mine Is Yours 3:02
- 13. Fell In Love On The Street Again 3:01
- 14. Rockfield 3:21
Discografia degli Ocean Colour Scene
- Ocean Colour Scene (1992 Fontana)
- Moseley Shoals (1996 MCA)
- Marchin' Already (1997 Island)
- One from the Modern (1999 Island)
- Mechanical Wonder (2001 Island)
- North Atlantic Drift (2003 Sanctuary)
- A Hyperactive Workout For The Flying Squad (2005 Sanctuary)
- On the Leyline (2007 Moseley Shoals)
- Saturday (2010 Cooking Vinyl)
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